Nel primo giorno di scambio, il titolo della società di ristorazione collettiva Sirio non ha brillato. Partendo da 9,83 euro, ha chiuso la seduta in piazza Affari a quota 9,42, lasciando sul terreno poco meno dell’1 percento. Un giorno comunque destinato a rimanere nella storia di quest’azienda fondata 26 anni fa a Ravenna e da allora cresciuta fino all’attesa quotazione nel mercato Aim di Borsa Italiana.
Il flottante è pari al 31,68% del capitale, per un controvalore incassato dai soci fondatori pari a poco più di 10 milioni di euro funzionali a sostenere lo sviluppo dell’impresa il cui azionista di riferimento resta l’amministratore delegato Stefania Atzori. A oggi la società, che è stata valutata 33 milioni di euro, controlla 83 locali tra ospedali, autostrade, aeroporti e industria per un giro d’affari 2018 pari a 64 milioni di euro e con 700 addetti. Il business plan per il 2022 prevede di arrivare a 128 locali e 130 milioni di fatturato. Il ramo ospedaliero rappresenta il core business ed è in grado di generare il 70% del fatturato, a cui si aggiungono poi gli aeroporti tra i quali compaiono i locali inseriti nello scalo di Genova e quelli in apertura a Bergamo, Firenze e Milano Linate. I marchi di proprietà con cui opera nella ristorazione commerciale sono Siriobar, Siriogrill e La Ghiotta. È inoltre franchisee di Burger King con quattro locali ben avviati. L’ultimo brand lanciato, il mese scorso, è Zako, con il quale Sirio è entrata nel mondo del sushi a partire dalle Marche.
L’ad Stefania Atzori intanto, dalle colonne de Il Sole 24 Ore, ha anticipato le future mosse della società che quest’anno entrerà anche nel settore ferroviario con insegne nuove nelle grandi stazioni, anche in partnership con nuovi marchi, tra i quali compaiono Alice Pizza per il bakery e Scuola Etoile per la pasticceria. È in arrivo anche uno store a marchio Cioccolatitaliani. “Siamo leader nella ristorazione commerciale ospedaliera – ha affermato – e abbiamo la più alta marginalità del settore. È un segmento che ci garantisce grande visibilità, resilienza e anticiclicità per cui continueremo a investirci, puntando in parallelo a diversificare il business nel travel retail. Ci sono 25 gare in uscita per gli ospedali italiani, 9 già pending, e partecipiamo a tutte. Con un win rate dell’82% come il nostro stimiamo di arrivare a 20 nuovi bar da qui a fine anno all’interno degli ospedali”.