La ristorazione italiana è ripartita, tra alti e bassi, ma con un trend di recupero abbastanza costante soprattutto a giugno, che ha dato risultati in parte superiori alle attese. A rilevarlo è Quandoo, una delle piattaforme di riferimento per la prenotazione nei ristoranti, analizzando i propri dati e confrontandoli con quelli del 2019. Se complessivamente il numero di prenotazioni resta largamente inferiore rispetto allo scorso anno, con un calo medio del 56%, il confronto tra un weekend e il successivo fa emergere una dinamica favorevole. Ad esempio, il secondo fine settimana di giugno è stato caratterizzato da un +21% rispetto al primo, il terzo dal +14% sul secondo e il quarto dal +4% sul terzo.
Una simile analisi è stata fatta da Quandoo anche per altri Paesi europei nei quali è presente. La situazione migliore parrebbe essere quella di Germania e Austria, che registrano prenotazioni in aumento nei weekend di giugno, con una media rispettivamente del 43% e del 66% rispetto allo stesso periodo del 2019. Sintomo che le regole per la riapertura e le restrizioni in questi paesi hanno avuto un impatto minore rispetto all’Italia. Inoltre, precisa la app con sede a Berlino e presente in 11 Paesi tra Europa e Far East, la Germania ha beneficiato delle politiche fiscali attuate dal governo, con una riduzione dell’Iva, mentre l’Austria ha fornito un bonus alle famiglie per incentivare il ritorno nei locali. Un caso a parte è quello britannico. A giugno, infatti, Quandoo ha registrato il record di oltre 44.000 prenotazioni avvenute subito dopo l’annuncio di Boris Johnson sulla riapertura del settore hospitality, che però è avvenuta il 4 luglio.
Al di là dei confini europei, la situazione di Quandoo in Australia ha visto un calo del 27% nei primi tre weekend di giugno, per poi raggiungere i numeri del 2019. A Singapore, invece, dopo il primo weekend post riapertura con segno negativo (-42%), le settimane successive hanno virato in crescita, con un +11% sull’anno precedente.
“Analizzando i numeri delle prenotazioni avvenute sulla nostra piattaforma a livello mondiale – ha dichiarato in una nota Andrea Favarato, vice presidente di Quandoo per il sudest dell’Europa – possiamo notare discrepanze importanti nei diversi Paesi, segno di come le restrizioni, le regole ed eventuali sostegni abbiano avuto un impatto diverso sul settore della ristorazione in generale. Gli utenti in Italia non hanno ancora ripreso le proprie abitudini sociali, ma la crescita registrata di settimana in settimana rappresenta un segnale di ripresa importante, a dimostrazione di come nel Bel Paese le persone stiano pian piano ritornando a mangiare fuori”.
Per sostenere la ristorazione, Quandoo ha sospeso le fee a partire dal mese di marzo, offrendo ai nuovi ristoranti partner la possibilità di entrare sulla piattaforma con i primi tre mesi gratuiti, iniziando a pagare dal quarto mese in poi.