Maracaiba punta già a oltrepassare gli otto milioni di euro di fatturato nel 2021. Nato in Friuli Venezia Giulia durante il lockdown del 2020, si tratta di un format di food delivery e sushi d’asporto che lavora nei piccoli comuni e che prevede l’uso di una ghost kitchen, locata a Udine, nella quale vengono preparati i semilavorati che vengono poi spediti ai truck, i quali, spostandosi di paese in paese secondo un calendario bisettimanale, forniscono il cibo sia in modalità take away, e quindi con le persone che si recano al truck itinerante, oppure via delivery, con le auto della flotta che recuperano i piatti dai truck e li portano a casa del destinatario.
“L’idea è nata durante il lockdown, riflettendo su come far evolvere la ristorazione generale e quella formato catena, che già in passato avevo e che poi ho venduto nel 2019”, racconta a Pambianco Wine&Food Andrea Bulfon, AD di Bagong, azienda nel settore del food tech che gestisce il brand Maracaiba. “Abitando in un piccolo comune fuori Udine, mi sono reso conto della mancanza di servizi di delivery in queste realtà di provincia, e da lì è nata Maracaiba”. In generale, quindi, “noi puntiamo a coprire le aree in cui ci sono meno servizi di ristorazione. È li che noi preformino meglio”.
Il format, attivo al momento in Friuli Venezia Giulia e Veneto, ha fin da subito ingranato la marcia e attratto l’interesse di diversi investitori. Lo scorso maggio, Maracaiba ha infatti raccolto 1,5 milioni di euro attraverso un round a cui hanno partecipato imprenditori tra cui Anya Capital (una delle holding di investimento della famiglia Marzotto), Davide Tavaniello e Rodolfo Guarino, co-fondatori di Hippocrates Holding i quali sono andati così a detenere il 12% del capitale sociale.
Grazie anche ai nuovi fondi, Maracaiba, come spiegato da Bulfon, conta di espandersi nell’anno fino a Lombardia ed Emilia, per poi sbarcare l’anno prossimo in tutto il nord e centro Italia, fino circa all’Abruzzo e Roma. Grazie a questa espansione, l’obiettivo dell’azienda è di “superare gli 8 milioni di euro di ricavi nel 2021, con l’auspicio di triplicarli nel 2022”, specifica Bulfon.
Un approfondimento sulla ‘micro’ delivery, e quindi la delivery nei comuni più piccoli, sarà presente sul prossimo numero di Pambianco Magazine Wine&Food, in uscita a settembre.