Dopo Milano, tocca a Roma ospitare la cucina di Helbiz. Il player nato nel 2015 a New York, dove è anche quotato al Nasdaq, e il cui core business è la micromobilità elettrica (monopattini, biciclette, motorini), ha infatti annunciato una collaborazione con Ita Airways così da mettere a disposizione di tutti i dipendenti l’esperienza culinaria firmata Helbiz Kitchen, e sviluppando così un nuovo servizio di ristorazione aziendale.
Helbiz Kitchen è la linea di business dedicata alla preparazione e alla consegna a domicilio di piatti e portate. Il servizio è stato lanciato per la prima volta a Milano la scorsa estate e, come raccontato a Pambianco Wine & Food da Davide D’Amico, global head of communication di Helbiz, “sta andando molto molto bene, con in tutto circa 50 persone occupate, e con l’obiettivo di arrivare fino a 80, e un’area di consegna che è arrivata a coprire 50 chilometri quadrati”.
Helbiz Kitchen si basa su una cucina di quasi 2mila metri quadrati nel cuore di Milano (zona Washington) dalla quale è possibile ordinare nello stesso momento, con un’unica transazione e con un’unica consegna, sei tipologie di menu differenti (pizza, hamburger, insalata, poke, sushi e gelato) e riceverli in “tempi rapidissimi”, come precisa l’azienda.
“Fin dal principio – spiega D’Amico – l’idea era sviluppare Helbiz Kitchen sia dal punto di vista b2c sia b2b. Abbiamo deciso di usare Milano come banco di prova del business rivolto ai consumatori e, vista l’ottima riuscita, ci siamo aperti al mondo aziendale, proponendo la nostra cucina ai lavoratori di Ita”. Helbiz Kitchen aprirà quindi presso l’headquarter di Ita Airways a Roma Fiumicino a fine anno e darà modo ai dipendenti di scegliere il proprio pasto da diversi menu, prenotarlo, e ritirarlo direttamente in mensa oppure farselo consegnare in ufficio. A Roma verranno occupate circa 40/50 persone.
Il piano di sviluppo generale prevede lanci successivi negli Stati Uniti (Washington Dc, Los Angeles, Miami, Oklahoma City), in Canada, in Europa (Portogallo, Spagna, Grecia, Serbia, Francia, Germania) e in altre città d’Italia (Roma, Torino, Firenze, Bologna, Napoli, Bari). Attualmente, per quanto riguarda la divisione b2c, “stiamo valutando un’altra città in Italia nel centro nord, e parallelamente stiamo portando avanti la prima possibile apertura negli Stati Uniti, ed entrambe è probabile che aprano l’anno prossimo”. Per quanto riguarda il b2b invece “abbiamo intenzione di sviluppare il servizio sul mercato italiano e stiamo già parlando con alcune aziende. Non escludo che l’anno prossimo avvieremo un’altra collaborazione”.
Come anticipato, il core business dell’azienda è la micromobilità, che rappresenta circa il 75% del giro d’affari, mentre la restante parte è generata da Kitchen e Media (la divisione dedicata ai media). “L’idea è quella di continuare a crescere mantenendo questi pesi”, ha puntualizzato D’Amico. Attualmente l’azienda occupa circa 400 persone.