Signorvino scommette sulla sua cucina. La catena lanciata nel 2012 da Sandro Veronesi si prepara ad aprire 15 negozi nel biennio 2022-23, di cui 10 solo nell’anno in corso, che saranno caratterizzati dal format che unisce enoteca e cucina. È infatti quest’ultima che, su un giro d’affari totale del gruppo pari a 37 milioni di euro, fa “segnare dati di rilievo per il 2021”, come recita la nota ufficiale. Nell’anno, la cucina ha raggiunto la cifra di 24 milioni di euro, grazie a uno scontrino medio di circa 30 euro.
Dopo Torino, aperta il 15 aprile, il brand arriverà a Rimini e a Bologna, ma anche nel Sud Italia. “C’è molto interesse intorno al mondo Signorvino, abbiamo ottenuti buoni risultati a Roma e ciò ci invoglia e spingerci ancor più nelle regioni del Sud Italia, per consolidare la nostra presenza in Italia”, racconta Federico Veronesi, figlio di Sandro e general manager di Signorvino.
Non solo, il gruppo si prepara a sbarcare anche all’estero, in prima battuta in Polonia e in Repubblica Ceca (Varsavia e Praga), “ma ci sono scenari da esplorare e che capiremo poco alla volta, con i giusti tempi. Il Covid ci ha solo rallentati ma non fermati”. L’obiettivo, aggiunge il padre Sandro, “è giungere a Parigi, la meta più ambiziosa”.
Le nuove aperture porteranno il totale insegne a quota 34 entro fine anno e contribuiranno positivamente anche sul fatturato, previsto in salita a 57 milioni per il 2022 (+54%), relativi ai soli consumi nei negozi fisici e a cui si dovrà quindi aggiungere il dato relativo all’e-commerce. Quest’ultimo, nel 2021, ha messo a segno una crescita del 27 per cento.
Su oltre 2.000 etichette presenti in catalogo, lo scorso anno la categoria di vino più richiesta dagli italiani è stata quella dei vini rossi con il 48,5%, seguita dalle bollicine che coprono invece il 27,8% del totale. La denominazione più venduta nei locali Signorvino è stata il Franciacorta, seguita dall’Amarone della Valpolicella. Analizzando la classifica per prodotto, invece, troviamo sul podio per la categoria bollicine Prosecco Doc Extra Dry, Franciacorta Extra Brut e Prosecco Valdobbiadene Superiore Brut e per i vini rossi Valpolicella Superiore Ripasso, Amarone Classico della Valpolicella e Primitivo di Manduria. Le denominazioni che hanno registrato l’aumento maggiore nelle vendite sono state il Primitivo di Manduria (+15%), il Franciacorta (+28%), il Prosecco (+36%), il Trento Doc (+42%) e l’Etna (+82 per cento).