Italian Wine Brands chiude il 2022 a due velocità. Alla crescita dei ricavi, già resi noti nelle scorse settimane, si accompagnano marginalità e utile netto in calo. Il titolo dell’azienda quotata all’Euronext Growth Milan è arrivato a registrare un calo di oltre il 4% nella giornata di venerdì 24 marzo, per poi chiudere la seduta di Borsa a -1,35 per cento.
Il margine operativo lordo restated pro-forma consolidato è risultato, infatti, pari a 37,2 milioni di euro, in flessione sui 41,8 milioni dell’anno precedente. La marginalità sul fatturato si è attestata all’8,5%, contro il 10,2% del 2021. Nel dettaglio, l’incidenza dei consumi di materie prime sul fatturato è arrivata al 67,6% (67% nel 2021) “a causa delle spinte inflattive sui costi dei materiali secchi occorse a più riprese nel corso 2022 e solo in parte riflesse, progressivamente, nei prezzi di vendita”, come spiega l’azienda. La scelta strategica del gruppo è stata, in primo luogo, “quella di preservare la relazione con i propri clienti”, in secondo luogo quella di “proteggere i propri margini di profitto”. Questa strategia “ha consentito di ottenere, nelle negoziazioni con le controparti per l’anno 2023, volumi di vendita in crescita e prezzi di vendita che potranno garantire margini adeguati, complice anche il generalizzato assestamento del tasso di inflazione e la distensione sul costo del vino sfuso e delle uve a seguito della vendemmia 2022”.
I costi per servizi sono arrivati a incidere per il 17,9% sui ricavi delle vendite (17,6% nel 2021), soprattutto a causa energia elettrica e gas. A valori assoluti e a perimetro costante, il costo per utenze è arrivato a 5,6 milioni (2,5 milioni del 2021 ), impattando direttamente sull’ebitda dell’anno per oltre 3 milioni. Proprio per questo, il gruppo ha avviato la realizzazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture degli stabilimenti di Calmasino (Vr) e Diano D’Alba (Cn).
Queste dinamiche di marginalità, unite all’incremento degli ammortamenti, alla maturazione per 12 mesi degli oneri finanziari legati all’emissione del bond da 130 milioni finalizzata nel mese di maggio 2021 e alle differenze cambio negative a valle di coperture sul dollaro fissate a inizio anno, hanno comportato un risultato netto a 14,2 milioni, in flessione rispetto ai 18,3 milioni del 2021.
Al 31 dicembre 2022, Italian Wine Brands presentava un indebitamento finanziario netto di 129,5 milioni, valore in crescita rispetto all’indebitamento finanziario netto pari a 108 milioni al 31 dicembre 2021. Un risultato dovuto anche alle operazioni di M&A svolte nel corso dell’anno. Le stesse hanno determinato anche la crescita delle vendite, che sono arrivate a 430,4 milioni di euro, segnando +5,2% sul 2021.
Il Cda di Iwb ha inoltre deliberato di proporre all’assemblea un dividendo unitario di 0,10 centesimi.