Nel 2021 l’Ue ha prodotto più di 3,1 miliardi di litri di gelato, superando del 4% l’anno di pandemia. In testa, secondo i dati Eurostat, c’è ancora la Germania che ha raggiunto i 614 milioni di litri generati, seguita anche quest’anno dalla Francia con 459 milioni e dall’Italia, al terzo posto, con 381 milioni. Nonostante la produzione sia cresciuta a livello complessivo, i tre Paesi sul podio hanno riportano una flessione rispetto ai volumi 2020, comunicati sempre da Eurostat, che si misurano rispettivamente in 642, 515 e 509 milioni di litri.
La Germania si colloca in prima posizione anche per aver prodotto in media il gelato più economico, pari a 1,4 euro a litro (1,3 nel 2020). Di nuovo, segue la Francia con un prezzo medio di 2 euro per litro (in flessione sui 2,2 del 2020) di gelato e l’Italia a 2,1 euro (in crescita sui 2 euro del 2020).
Vola, poi, anche il gelato fuori Ue. I Paesi dell’Unione Europea hanno infatti esportato 254 milioni di kg di gelato verso Paesi terzi, con un valore complessivo di 850 milioni di euro. Al contrario, le importazioni da Paesi terzi sono state pari a 71 milioni di kg, per una cifra totale di 192 milioni di euro. Se, rispetto al 2020, le importazioni di gelato fuori dall’Ue sono diminuite dell’11%, le esportazioni hanno subito un incremento del 9 per cento.
È stata la Francia a esportare la più grande quantità di gelato con 57 milioni di kg, pari al 22% delle esportazioni di gelato extra-Ue. Subito dopo, seguono Paesi Bassi con 38 milioni, Italia che, con 33 milioni di litri (contro i 20 dell’anno scorso) sorpassa la Germania che scivola al quarto posto con 24 milioni di litri, e infine il Belgio con 23 milioni di litri di gelato esportati.