Il cda di Illycaffé ha dato il via libera a trattare in esclusiva con il fondo Rhone Capital la vendita di una quota di minoranza, pari a circa il 20% del capitale sociale. L’obiettivo, come già affermato da Andrea Illy, presidente della società, è quello di ottenere risorse per aumentare la presenza nel mercato statunitense, considerato dalla famiglia Illy come quello in cui ci sono i più ampi margini di crescita.
“Confermo che abbiamo deliberato di scegliere Rhone come socio di minoranza. Sembrano l’abito fatto su misura per noi, l’unico fondo internazionale Usa specializzato in minoranze e family business e molto forti nel business transatlantico, ovvero quello che punta a accompagnare le aziende italiana in Usa”, ha commentato Andrea Illy dalle pagine di Repubblica, che riporta una valutazione, non confermata da Illy, di circa un miliardo di euro per la società triestina del caffè, cifra che se fosse vera determinerebbe un apporto di 200 milioni da parte di Rhone Capital.
Una parte delle risorse non saranno però utilizzate per la crescita negli Stati Uniti, bensì per liquidare Francesco Illy dopo lo “strappo” avvenuto a inizio anno, quando il fratello di Riccardo, Andrea e Anna Illy aveva ceduto il 23% delle sue quote nella holding al fondo Peninsula Capital, scelta che però è soggetta al gradimento degli altri fratelli e della madre Anna Rossi che detiene la quota residua.
“Francesco ha già dato il suo recesso irrevocabile dalla cassaforte di famiglia e parte delle risorse che verranno reperire dall’accordo con Rhone serviranno anche per liquidarlo”, conferma Andrea Illy sempre dalle pagine del quotidiano. “Mi preme però ricordare che siamo un’azienda familiare impegnata nel passaggio alla quarta generazione, quello più delicato dai fratelli ai cugini. Prima siamo cresciuti, poi abbiamo dotato il gruppo di un management professionale e indipendente dalla famiglia e ora abbiamo scelto il partner strategico per accompagnarci in un ulteriore percorso di crescita”.