Internazionalizzazione e innovazione sono le leve della crescita futura di illycaffè, che non si accontenta di aver chiuso il 2017 con un giro d’affari di 467 milioni di euro (+1,4%). “Miriamo a consolidare a livello internazionale la nostra leadership nel segmento del caffè di alta qualità, puntando al raddoppio del fatturato nel prossimo decennio”, afferma a Pambianco Wine&Food l’amministratore delegato Massimiliano Pogliani.
La strategia di illycaffè prevede investimenti nel business to consumer oltre al business to business e, sottolinea l’AD, si focalizza principalmente su tre direttrici omnicanale: l’aumento della quota di mercato nel settore della premium hospitality a livello globale, mediante lo sviluppo del mix prodotti/servizio e tramite la combinazione di qualità, innovazione e servizio; l’estensione dei prodotti a tutte le occasioni di consumo attraverso sistemi di preparazione porzionati; l’offerta di alta qualità nel canale B2C, sia attraverso punti vendita monomarca, sia attraverso l’e-shop.
“Dallo scorso anno, inoltre, abbiamo incrementato gli investimenti in marketing e comunicazione come dimostra l’ultima campagna pubblicitaria con protagonista Andrea Bocelli, di nuovo on air dal 10 giugno”, aggiunge Pogliani.
Il canale retail dell’azienda triestina si è ulteriormente consolidato: “Ad oggi abbiamo 244 negozi in 43 Paesi di cui 167 sono illy Caffè e i restanti 77 illy Shop. Negli ultimi due anni abbiamo puntato ad affinare la qualità dei punti vendita esistenti all’insegna dell’autentico Italian lifestyle”.
Prosegue intanto il piano triennale di trasformazione digitale, lanciato nel 2017 per lo sviluppo di tutti i touchpoint del brand creati partendo dalla customer experience. “Lo scorso anno abbiamo siglato la partnership mondiale con Amazon per macchine automatiche e cialde mentre le vendite online hanno segnato un +14%”, afferma Pogliani.
La strategia di illycaffè (presente in oltre 140 Paesi) continua a puntare soprattutto sull’export, che genera il 65% del fatturato. Il mercato asiatico è quello che cresce di più (in Cina i ricavi sono cresciuti del 16% nel 2017), ma quello principale resta l’America. “Consideriamo gli States il nostro ‘altro mercato domestico’: il nostro hub principale è sulla West Coast, a San Francisco, dove abbiamo 7 illy Caffè nella zona centrale della città dove è nata e si è sviluppata la rivoluzione dello specialty coffee grazie ai primi conoisseurs americani”, spiega l’ad.
Per il momento, l’azienda non pensa a nuove acquisizioni o allo sbarco in Borsa, ipotizzato più volte negli scorsi anni. “In Illy abbiamo una disciplina e una governance che già s’ispirano alle società quotate senza bisogno, almeno in questo momento, di esserlo”, afferma Pogliani. “La nostra brand equity unica di quality & thought leader ci indica la strada verso uno sviluppo organico, basato sull’autofinanziamento, anche grazie al fatto di essere una stakeholder company che genera valore a tutti i livelli della catena, non necessariamente ancorata al profitto a tutti i costi per l’azionista, 100% famiglia Illy”.