Originariamente costruiti sotto Napoleone per integrare il vicino Palazzo Reale (oggi Museo Correr), i Giardini Reali di Venezia furono aperti al pubblico 99 anni orsono, il 23 dicembre del 1920. Oggi, dopo un importante progetto di restauro durato cinque anni e realizzato da Venice Gardens Foundation in collaborazione con Assicurazioni Generali, i giardini vengono consegnati a nuova vita col loro originale doppio ingresso: uno da Riva degli Schiavoni e l’altro tramite il ponte levatoio, anch’esso restaurato, che li collega con Piazza San Marco. Un’apertura nell’apertura, se consideriamo che è partner del progetto, è anche quella di Illycaffè che, con una concessione che la impegnerà fino al 2033, riporterà agli antichi fasti l’originale Cafehaus realizzato dall’architetto Lorenzo Santi tra il 1816 e il 1817.
Il luogo, che riapre rispettando quella che già fu la sua antica destinazione d’uso, è da considerarsi “il sogno del caffè” secondo lo stesso Andrea Illy che ricorda come “proprio Venezia, al pari di Vienna, fu la città attraverso la quale il caffè è entrato in Europa alla fine del Cinquecento” e da cui si diffuse, conquistando i costumi di vita di tutta Europa.
Il nuovo allestimento, curato dallo studio Locatelli Partners per Illycaffè, con la sua estetica neoclassica e solenne, in perfetta continuità con l’identità originale del luogo, sarà aperto tutti i giorni dalle 8 alle 20: un ciclo di 12 ore durante il quale declinerà la propria offerta dal mattino fino all’ora dell’aperitivo, senza farsi mancare un’area dedicata alla vendita di prodotti e accessori del mondo Illy: gamma Arabica Selection, macchine iperEspresso e le tazzine Illy Art Collection. In estrema sintesi, un’ambasciata di cultura e di coltura materiale del caffè visto e considerato che la serra dei Giardini Reali ospiterà anche delle piante di caffè.
“Questo spazio – 250 mq con, al centro, un ampio bancone circolare con dettagli in ottone e lo scenografico chandelier a quattro cerchi con anelli di vetro soffiato secondo la celebrata tradizione locale – andrà ad affiancare quelli già gestiti direttamente dalla company holding: 5 punti vendita diretti in Italia e 189 punti vendita diretti e/o franchising nel mondo.”
di Leila Salimbeni