Dopo via Spadari e CityLife, Peck apre il terzo punto vendita a Milano in Porta Venezia dando seguito al piano di espansione in città annunciato oltre due anni fa a Pambianco Wine&Food da Leone Marzotto, a capo del gruppo che opera nel mercato con il celebre marchio della gastronomia di fascia alta.
Quello di Porta Venezia, situato al civico 3 di via Tommaso Salvini, è un piccolo negozio di quartiere, soltanto 30 metri quadrati di superficie, pensato per offrire un’esperienza di acquisto quotidiana, “sotto casa”. Le specialità in vendita arrivano dai laboratori di via Spadari.
“La piccola gastronomia di quartiere è un’espressione della nostra attenzione al servizio verso il cliente”, afferma Marzotto. “Il negozio di via Spadari è unico al mondo e continueremo a farci cose sempre più uniche, ma per la spesa di tutti i giorni il cliente ha bisogno di un negozio vicino a casa. Il delivery riveste un ruolo importante, ma l’esperienza di acquisto da noi comprende anche il rapporto a tu per tu con il banconiere che sa consigliare e capire i gusti. Un rapporto di fiducia, all’antica, nel senso migliore del termine.”
In prospettiva, Peck continuerà con la politica delle aperture di piccoli negozi a Milano ed è alla ricerca di partners per l’estero. “L’approccio tra Italia ed estero è simile, con la differenza che la ricerca riguarda principalmente il partner giusto, che non solo deve essere solido da un punto di vista economico-finanziario, ma che deve anche vantare esperienza nel settore”, commenta l’AD. Per quanto riguarda l’Italia e in particolare Milano, l’approccio è sartoriale sia sulla scelta del luogo sia sul concetto di punto vendita. “Non determiniamo a priori quante aperture fare e dove – sottolinea Marzotto – ma teniamo ben monitorato il mercato immobiliare pronti a cogliere le giuste opportunità. Quanto al cosa aprire, abbiamo la possibilità di scegliere tra due modelli già esistenti, Peck Citylife o Peck Porta Venezia, ma anche di innovare con nuovi concept attingendo al nostro know-how nei vari campi dell’enogastronomia”.
Nel 2018, la società ha raggiunto i 17 milioni di ricavi contro i 16,6 del precedente esercizio e ora attende di raccogliere i benefici dalle due nuove aperture milanesi.