Più ettari per il prosecco. Il consorzio della Doc con sede a Treviso, nel corso dell’assemblea del 28 aprile, ha approvato la proposta di aumentare di tremila ettari la superficie vitata, premiando per il 50% i produttori storici e per la restante metà i giovani viticoltori e le produzioni biologiche. Al tempo stesso, viene mantenuto il blocco degli impianti. Il tetto delle coltivazioni a uva Glera viene così portato da 20.250 ettari, attualmente distribuiti in maggioranza (16.500) nel Veneto e in minoranza nel Friuli Venezia Giulia, a quota 23.250.
I tremila ettari in più di vigneto verranno ripartiti proporzionalmente tra Veneto e Friuli Venezia Giulia per ottenere un incremento della produzione, necessario per soddisfare la sete di prosecco in crescita soprattutto all’estero, con punte di sviluppo nei principali mercati anglosassoni (Usa e Uk). La decisione del consorzio presieduto da Stefano Zanette e diretto da Luca Giavi si fonda su un incremento “prudenziale” della domanda, fissato nell’ordine del 5% annuo per i prossimi tre anni, in linea con l’andamento dei consumi di spumante nel mondo ma inferiore al tasso di crescita della bollicina di Nordest, che nel corso del 2015 ha mostrato progressi a doppia cifra (+18,9 percento).
“Ciò dovrebbe comportare nel prossimo triennio – dichiara Zanette – un aumento della produzione pari al 15%. Auspichiamo che tale provvedimento, garantendo ai buyer la necessaria stabilità di mercato, favorisca gli scambi, soprattutto quelli internazionali”.