Fiera Milano ha raggiunto un accordo di promozione reciproca con Restaurants Canada, la più importante associazione canadese del fuoricasa, che punta a rafforzare l’immagine internazionale e le attività di incoming di HostMilano, manifestazione gestita direttamente dalla società fieristica con focus su attività horeca, foodservice, retail, gdo e hôtellerie. L’iniziativa rientra in una serie di partnership mirate ad accrescere la penetrazione in nord America, individuato tra le aree focus dal Piano per la promozione straordinaria del made in Italy del Governo.
Nel 2015, secondo le stime riportate dall’associazione canadese e riprese da Fiera Milano, il fuoricasa nel Paese nordamericano ha raggiunto il valore di 74,9 miliardi di dollari canadesi, corrispondenti a 51,8 miliardi di euro, con una crescita del 4,1% sul 2014. Le previsioni per l’anno in corso indicano un ulteriore +4,2% per un fatturato di 78 miliardi di dollari canadesi (54,6 miliardi di euro), frutto del venticinquesimo aumento consecutivo di business. Il fuoricasa ha rappresentato nel 2015 in Canada il 38,2% della spesa alimentare totale, attraverso 94 mila punti di consumo che accolgono più di 18 milioni di visite quotidiane. Le specializzazioni più importanti sono la ristorazione quick-service (26,8 miliardi di dollari, equivalenti a 18,5 miliardi di euro) e quella full-service (25,9 miliardi di dollari, pari a 17,9 miliardi di euro).
Restaurants Canada è la più rappresentativa tra le associazioni dell’horeca canadese, forte di oltre 30 mila membri tra ristoranti e bar, aziende di catering, fornitori industriali e istituzioni.
“La partnership tra HostMilano e Restaurants Canada – sottolinea Corrado Peraboni, amministratore delegato di Fiera Milano – esemplifica al meglio la nostra strategia di internazionalizzazione, che punta a portare le eccellenze italiane nel mondo e al contempo portare il mondo in Italia. Nell’economia sempre più interconnessa di oggi, le fiere fisiche sono ancora più essenziali, ma con un ruolo profondamente rinnovato. Non solo piattaforme di business per l’incontro domanda-offerta, ma fattori trainanti delle filiere di riferimento, a cui devono fornire servizi a tutto campo a supporto di una vera politica industriale”.