A Hong Kong iniziano ad affacciarsi i vini bianchi, ma sono sempre i rossi a dominare la scena della ristorazione di lusso. Ad affermarlo è un’inchiesta giornalistica condotta dal sito specializzato The Drink Business, che prende a confronto gli orientamenti dell’ex colonia britannica con quelli di un altro porto franco cinese, Macao. In quest’ultima, sostiene il sito, continuano a dominare la scena i grandi produttori di Bordeaux, mentre a Hong Kong il pubblico comincia ad apprezzare anche vini di nicchia e produttori di altre regioni francesi. “Lo scenario del vino è quello che caratterizzava Londra dieci o quindici anni fa”, spiega al sito inglese Yohann Jousselin, sommelier del ristorante Petrus, che si trova al 56° piano dell’Island Shangri-La hotel. Proprio il Petrus offre una delle maggiori liste di vini della città, dando ampio spazio a regioni meno conosciute della Francia. Il parere del critico americano Robert Parker ha tuttora una forte influenza negli orientamenti di scelta dei clienti a Hong Kong, tanto che ristorante cantonese Summer Palace ha redatto sotto la guida di Jousselin una “Parker list” composta di vini che hanno ottenuto oltre 95 punti nelle sue degustazioni. “È ottima per le referenze, soprattutto per la clientela maschile cinese”, sottolinea il sommelier. A Hong Kong, in particolare, si fanno ottimi affari con le serate di degustazione dei vintage wines. I biglietti vanno a ruba e per ciascuna serata non si va oltre i dieci ospiti, per mantenere il senso di esclusività di cene durante le quali vengono serviti calici di Chateau Mouton del 1982, Chateau Latour della stessa annata e il 1994 di Chateau Petrus.