C’è un nuovo tristellato nel firmamento dei ristoranti italiani: si tratta di Villa Crespi di Antonino Cannavacciuolo a Orta San Giulio, in Piemonte. La Guida Michelin 2023 ha infatti premiato con la terza stella il ristorante dello chef, unico nuovo tre stelle di questa edizione che porta il totale a 12.
Quattro sono invece i ristoranti premiati con le due stelle: il St. George by Heinz Beck di Taormina, Acquolina e Enoteca La Torre, entrambi a Roma, e la Locanda Sant’Uffizio Enrico Bartolini a Penango.
Proprio Enrico Bartolini è tra i protagonisti assoluti di questa edizione della rossa che lo ha premiato con tre stelle complessive: una, appunto, al Sant’Uffizio, una – la prima – per Anima, il ristorante fine dining all’interno dell’Hotel Milano Verticale|UNA Esperienze, e un’altra – anche qui la prima – per Il Fuoco Sacro del Petra Segreta Resort & Spa in Sardegna. In questo modo, lo chef sale a quota dodici stelle su otto ristoranti confermandosi il cuoco più stellato d’Italia e conquistando – primo italiano – la seconda posizione nella classifica mondiale dopo Alain Ducasse, a pari merito con Pierre Gagnaire e Martín Berasategui. Alle stelle ‘classiche’, si aggiunge la verde, quella dedicata alla sostenibilità, per Il Poggio Rosso di Borgo San Felice Relais & Chateaux.
Tra le altre stelle verdi, una riconosce l’impegno di una realtà della Franciacorta, per il secondo anno Destination Partner per la presentazione della 68a edizione della Guida Michelin: l’Agriturismo Il Colmetto, guidato dallo chef Riccardo Scalvinoni.
Tornando ai due stelle, questi rimangono quindi invariati, in quanto La Madernassa a Guarente e La Trota a Rivodutri passano a quota una stella, mentre Don Alfonso 1890 a Sant’Agata sui Due Golfi non compare per chiusura temporanea per rinnovo locali. Villa Crespi, che lo scorso anno era conteggiata nei due stelle, ora è appunto salita a tre.
I ristoranti con una sola stella salgono da 329 nel 2022 a 335 con 22 nuovi ingressi.