I salumi bio danno la spinta al fatturato consolidato del gruppo Rigamonti, appartenente al colosso brasiliano Jbs (leader mondiale delle carni bovine) e specializzato nella produzione di Bresaola della Valtellina. Il 2020 si è chiuso a 135 milioni, con una crescita del 7% ottenuta grazie all’acquisizione di Brianza Salumi, produttore focalizzato in ambito biologico. “Quest’anno abbiamo raggiunto volumi molto interessanti per il bio, che ha registrato un incremento del 20%”, precisa l’amministratore delegato del gruppo, Claudio Palladi.
Per la società principale, invece, il 2020 si è chiuso in stabilità, dopo anni ininterrotti di crescita. In un periodo dominato dalle vendite in grande distribuzione, i prodotti di alta fascia come bresaola e prosciutto crudo hanno sofferto i salumi più convenienti. “Abbiamo tenuto grazie a ottime performance dagli affettati (+15%) e a politiche mirate con la gdo per il banco taglio”, precisa Palladi. Il giro d’affari di Rigamonti è stato quindi pari a 122 milioni di euro. “I primi sei mesi dell’anno hanno presentato criticità importanti per le dinamiche innescate dal Covid, tra cui lo spostamento della domanda verso salumi più convenienti e vaschette, mentre il 60% del mercato della Bresaola è rappresentato dal banco taglio. Dopo un primo trimestre in parità, ad aprile abbiamo toccato –40% a volume, per arrivare a chiudere il primo semestre con una perdita cumulata del 12%”, precisa. Nel secondo semestre, invece, Rigamonti è tornata a crescere grazie a un ritorno alla normalità nei consumi ma soprattutto grazie ad azioni promozionali aggressive.
Rigamonti era cresciuta del 32% nel periodo compreso tra 2016 e ‘19, sotto la guida di Palladi, passando da 92 a 122 milioni di euro di fatturato netto. “Il Covid ha solo rallentato i nostri piani. Rimane ferma la nostra volontà di ampliare la produzione e cavalcare i trend positivi di quest’anno”, afferma l’ad, evidenziando le performance di alcuni prodotti e in particolare della Bresaola della Valtellina igp (+10%), del Carpaccio di Bresaola (+40%), della Bresaola 100% italiana (+20%) e della Bresaola di Black Angus (+15%).