Il Grana Padano torna a correre al ristorante. Dopo un 2020 caratterizzato da un aumento dei consumi casalinghi a discapito del settore horeca, nel 2021 Grana Padano ha recuperato le vendite fuori casa e “si conferma il prodotto Dop più consumato al mondo con una netta ripresa anche del mercato estero”, recita una nota.
La ripartenza del settore ristorazione e fuori casa ha portato a una diminuzione degli acquisti nel retail (-1,4% nei primi nove mesi del 2021) in Italia e a un recupero del + 9,1% dell’horeca. Da gennaio a ottobre 2021, i consumi di Grana Padano hanno fatto registrare un complessivo +1,4% grazie al +5,8% dei primi otto mesi di export.
“Lo scenario delle vendite nel 2021 si presenta positivamente e, a fronte di una prevista riduzione dei consumi casalinghi, schizzati nel 2020 a causa del lockdown con il conseguente rallentamento della ristorazione fuori casa, quest’anno si assiste a un recupero dei consumi italiani outdoor e a una decisa ripresa dell’export in Ue e Usa”, ha commentato Renato Zaghini, presidente del Consorzio di Tutela del Grana Padano. “Il nostro prodotto al momento non è stato danneggiato dalla crisi, perché, come riportano alcune recenti ricerche, è percepito dal consumatore come uno dei prodotti più rassicuranti e genuini”.
Il Consorzio ha inoltre reso noto il nuovo Piano Produttivo 2022-2024 che prevede che “a ogni caseificio richiedente verrà assegnato aggiuntivamente l’1% del proprio riferimento produttivo”, ha spiegato Stefano Berni, direttore generale del Consorzio. “Questo provvedimento, unito al ripristino dell’intero riferimento produttivo dopo la decurtazione deliberata a seguito della pandemia, consentirà nel 2022 di partire con un’assegnazione complessiva della produzione di un + 2,2% rispetto al 2021. È un aumento che, unito alla riduzione prevista del costo della contribuzione differenziata, rende il Piano anche espansivo”.