Obiettivi ambiziosi per il Grana Padano, che punta al massimo della stimata forchetta di crescita +11-24% entro i prossimi tre anni. In base a quanto illustrato dal consorzio di riferimento, il percorso quadriennale 2021-2024 ha l’ambizione di fare accrescere i consumi da, appunto, un minimo del +11% fino al “desiderato”, come specificato in una nota, +24 per cento, alla luce del fatto che il trend consumi degli ultimi dieci anni si è attestato su un +2,1% annuo. “L’obiettivo – ha detto Renato Zaghini, presidente del Consorzio Tutela Grana Padano – è superare, entro la fine del 2024, i 6 milioni di forme prodotte per consolidare ulteriormente la leadership quantitativa mondiale”.
Nel frattempo, il 2020 sembra aver, per certi versi, dato man forte a questo obiettivo, con il lockdown che ha favorito il consumo domestico di Grana Padano. Nell’anno dello scoppio della pandemia, è stato infatti registrato un balzo del 6,4% a livello di consumi retail in Italia e dell’1,5% negli altri canali, con 2,9 milioni di forme vendute sul territorio nazionale, pari al 59% del totale. “Rimanere in casa ha favorito e compensato ciò che si è perso nella ristorazione e i consumi sono andati decisamente bene sia in Italia che all’estero”, ha infatti spiegato il presidente.
L’estero, che pertanto assorbe il 41% delle vendite, ha registrato un +3,43% a oltre 2,1 milioni di forme, con al primo posto Germania (+7,18% a 567 mila forme), seguita da Francia (+4,74% a 243 mila forme) e Benelux – Belgio, Olanda e Lussemburgo (+3,8% a 167 mila forme). Questi ultimi hanno quindi scalzato gli Stati Uniti, in flessione dell’8,91% a 153 mila forme. L’Europa, in generale, assorbe quasi l’84% delle esportazioni di Grana Padano (+4,98 per cento).
La produzione complessiva è stata di 5,25 milioni di forme (+2,2% rispetto al 2019).
“Con questi numeri il Grana Padano si conferma il più importante player di latte italiano, consolidando altresì la sua posizione di prodotto DOP più consumato al mondo”, conferma Stefano Berni, direttore generale del Consorzio. “Numeri che ci consentono di guardare al futuro con speranza e di impostare l’agenda del prossimo quadriennio (2021-2024) sulla base di tre parole d’ordine: sostenibilità ambientale, benessere animale e salubrità”.