Sviluppare la parte vinicola, dar vita a un boutique hotel e a un bed&breakfast. Sono questi i progetti per Castello di Grumello, la dimora storica di origine medioevale parte di una tenuta vinicola acquisita nel 2022 da Angelo Gotti, fondatore e AD della Kask, azienda da oltre 64 milioni di euro di fatturato specializzata nella produzione di caschi sportivi basata a Chiuduno (Bg). Ed è proprio in questo comune, nel cuore della Valcalepio, fascia collinare tra Bergamo e il lago d’Iseo, che ha casa il castello.
L’azienda vinicola conta 35 ettari di proprietà, di cui 15 vitati, e l’obiettivo, come raccontato a Pambianco Wine&Food dalla proprietà, è arrivare a quota 21-22 ettari entro cinque-sette anni. La produzione è oggi, in base alle annate, sulle 85-100mila bottiglie suddivise tra sette referenze (quattro rossi, due bianchi e un passito) e, con l’espansione dei vigneti, raggiungerà le 160-170mila bottiglie. Ad oggi l’Italia, dove il brand è distribuito esclusivamente nel canale Horeca da Pellegrini, genera oltre il 90% delle vendite, mentre all’estero la presenza è focalizzata su nord Europa e Belgio. Per sostenere la produzione, la proprietà ha in programma la costruzione di una nuova cantina in prossimità del castello, che vedrà la luce intorno al 2026 grazie a un investimento di circa 3,5 milioni di euro, come spiegato da Diego Zambon, direttore generale di Kask.
Non solo, nell’arco dei prossimi cinque anni, Castello di Grumello, che ad oggi genera un fatturato di 700mila euro, si trasformerà anche in un boutique hotel procedendo a una ristrutturazione che porterà alla creazione di otto suite lungo i due piani superiori. Un progetto di ospitalità che sarà poi completato dal bed&breakfast. Per quest’ultimo, la proprietà ha comprato un paio di ettari aggiuntivi così da farne una piccola fattoria con frutteti e adibire la costruzione esistente a b&b con quattro stanze. Inoltre, all’interno della cascina Luce l’azienda vorrebbe sviluppare un progetto di ristorazione.
L’accoglienza presso il castello, che è aperto al pubblico per visite guidate, passeggiate nei vigneti e degustazioni, è infatti un aspetto cruciale per la proprietà la cui intenzione è “far rivivere tutta l’area”, come spiegato da Zambon. La tenuta sta quindi investendo anche su shop fisico e online per la vendita diretta che, in cinque anni, dovrebbe arrivare a incidere almeno per il 30% delle vendite.