Dopo una crescita ininterrotta dal 2012, lo scorso anno la produzione di Gorgonzola Dop ha fatto registrare per la prima volta un calo del 4% nella produzione (-210.517 forme rispetto al 2021) con circa cinque milioni di forme prodotte dalle 39 aziende associate al Consorzio per la Tutela del Formaggio Gorgonzola Dop.
La flessione riguarda l’intera zona di produzione, a cavallo tra Piemonte e Lombardia, con il primo che registra una diminuzione del 2,73% e la produzione lombarda che subisce un calo del 7,11%. Resta sostanzialmente nella media la produzione del Gorgonzola Dop di tipo piccante che costituisce il 12,47% del totale (pari a 629.595 forme).
Migliore la situazione sul fronte dell’export con le esportazioni di Gorgonzola Dop che, nel terzo trimestre 2022, sono cresciute del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2021, arrivando a coprire il 41,8% del totale prodotto.
“Il 2022 è stato l’anno più difficile dell’ultimo decennio”, dichiara Antonio Auricchio, Presidente del Consorzio Gorgonzola Dop. “Dopo il superamento storico dei 5 milioni di forme nel 2019, ora paghiamo, come tutti i grandi formaggi, il costo di una congiuntura che sta mettendo a dura prova i bilanci di aziende e consumatori. Il costo del latte è cresciuto di mese in mese, costringendoci ad aumentare i prezzi, perché anche l’agricoltura è in sofferenza, ma per fortuna nessun caseificio ha chiuso e, soprattutto, non abbiamo ceduto di un millimetro sulla nostra qualità. Ci ha aiutato molto l’aumento dell’export con il Gorgonzola presente sulle tavole di oltre 70 Paesi. Comunque, nonostante questa leggera flessione, le nostre aziende continuano a produrre qualità e sanno come farlo”.