Dopo la “ferma” di aprile e maggio, la ripresa dell’attività nel mondo del fuori casa sta offrendo soddisfazioni ai produttori di vino. Per Varvaglione 1921, azienda pugliese da 23 milioni di ricavi nel 2019 generati attraverso il canale horeca, quello che si è appena chiuso è stato il giugno migliore degli ultimi due anni. E il risultato del primo semestre è perfettamente in linea con quello dello scorso anno: l’accelerazione di giugno, unita agli ottimi risultati di inizio anno, ha permesso alla famiglia Varvaglione di pareggiare i conti, compensando il calo dei mesi centrali del periodo considerato.
L’Italia è stata uno dei mercati più in sofferenza, con un business sostanzialmente dimezzato, ma Marzia Varvaglione, direttore marketing ed esponente di quarta generazione (assieme ai fratelli Angelo e Francesca) dell’azienda presieduta dal padre Cosimo, afferma che anche il mercato interno, dal quale dipende il 15% del fatturato, ha osservato nell’ultimo mese una netta ripresa delle vendite. “Siamo molto forti in ristorazione nelle regioni del centro-sud e in particolare in Puglia, Campania e Lazio. Ora stiamo spingendo le regioni del nord e l’obiettivo del prossimo triennio è diventare più forti a partire dalla Lombardia”, precisa.
Quanto all’export, che a fine anno dovrebbe garantire il 90% del giro d’affari, i mercati che hanno accelerato in maniera più rapida sono il Giappone e, sorprendentemente data la situazione in corso, il Brasile. “Quest’ultimo ha raddoppiato gli ordini. Credo che, in generale, i risultati raccolti siano il frutto degli investimenti fatti negli anni in ambito commerciale, e oggi possiamo dire di aver costruito un’ottima squadra”, precisa Varvaglione. Il primo mercato estero di destinazione dei vini dell’azienda tarantina è la Germania, davanti a Svizzera e Stati Uniti, molto positivi nel corso del primo bimestre.
Il 2020 ha visto naturalmente un rafforzamento del canale online. “Lo avevamo sempre trascurato – afferma Marzia Varvaglione – temendo la contrarietà dei nostri distributori. Le conseguenze del Covid ci hanno spinto a superare l’ostacolo, entrando con decisione in alcune piattaforme esterne e avviando il nostro portale aziendale, dove offriamo pacchetti di esperienze enogastronomiche pugliesi, abbinando i prodotti tipici ai nostri vini”. La partenza del portale è avvenuta a maggio e i primi risultati sono giudicati interessanti. “Non vogliamo però esagerare nella comunicazione del portale e-commerce, anche perché in questo momento tutte le attenzioni sono rivolte al 2021, anno del nostro centenario”.
L’azienda porta infatti l’anno di fondazione nella sua ragione sociale. E l’edizione 2021 di Vinitaly diventerà l’occasione per celebrare la ricorrenza dei 100 anni, con l’uscita di una nuova etichetta dedicata all’appuntamento. “Organizzeremo un grande evento al Teatro Nuovo di Verona e prevediamo la realizzazione di un libro fotografico e di un video”, anticipa Marzia. E poi ci sono gli investimenti in azienda, a partire dall’allestimento di un nuovo laboratorio di ricerca e sviluppo nella sede aziendale.