La riduzione dei dipendenti e l’uscita dai mercati meno strategici prima, l’acquisizione poi. Questa la parabola di Gorillas, startup tedesca specializzata nella consegna della spesa in dieci minuti, che riflette le difficoltà di un settore, quello della consegna veloce, alle prese con il cambio di paradigma post lockdown. Ecco quindi che, nell’ottica di un consolidamento nel mercato europeo, Gorillas è stata acquisita da Getir, azienda turca e capostipite della consegna in pochi minuti, in un deal da 1,2 miliardi di dollari (circa 1,13 miliardi di euro).
L’operazione porta alla nascita di un gruppo che, secondo il Financial Times, varrebbe 10 miliardi di dollari. Una valutazione che sconta però la riduzione di valore di entrambi i player: lo scorso settembre, Gorillas era stata valutata 3 miliardi, mentre Getir, allo scorso marzo, valeva 11,8 miliardi, contro i circa 8,8 attuali.
E infatti, l’odore di crisi era nell’aria da tempo, tanto che negli scorsi mesi la compagnia aveva annunciato diversi tagli sia a livello di headquarter sia nei singoli mercati, tra cui Spagna, Belgio, Danimarca e Italia. Per quest’ultima, Gorillas aveva annunciato la riduzione del personale con il taglio di 300 dipendenti, a cui ha fatto seguito, a luglio, il licenziamento definitivo di tutto il personale, costituito da 540 persone, manager inclusi. L’obiettivo era concentrare il business dove la start-up tedesca ottiene il 90% dei suoi ricavi, vale a dire Germania, Francia, Regno Unito, Paesi Bassi e Stati Uniti (New York City).
I tagli hanno però coinvolto anche Getir che, lo scorso maggio, ha annunciato la decisione di ridurre del 14% il proprio personale a livello globale, e quindi 4.500 dipendenti, all’interno di tutti i nove mercati nei quali opera, quindi anche in quello italiano.
L’acquisizione porta con sé diversi vantaggi: consente a Getir di abbassare i costi di customer acquisition, avere maggiore efficienza all’interno dei propri dark store (ovvero dove vengono tenuti i prodotti da vendere) e nei rapporti con i fornitori. Inoltre, sarebbero previsti anche dei tagli di posti di lavoro vista la sovrapposizione di parecchi dark store delle due società in città come Londra, Parigi, Amsterdam e Berlino. Il co-fondatore e AD Kağan Sümer è previsto in uscita dall’azienda.
“I mercati vanno su e giù, ma i consumatori adorano il nostro servizio e la comodità è qui per restare”, ha dichiarato Nazim Salur, fondatore di Getir. “Il settore della consegna super veloce di generi alimentari crescerà costantemente per molti anni a venire e Getir guiderà questa categoria che ha creato sette anni fa”.
In ogni caso, il quick commerce fa gola e anche i grandi specialisti del food delivery hanno intenzione di sperimentare e meglio valutare il settore, tra cui Glovo e Just Eat. Se il primo ha annunciato maxi investimenti per la categoria, il secondo ha da poco reso nota la partnership proprio con Getir, in avvio proprio da dicembre. Gli obiettivi? “Lavoreremo per crescere, ma non sarà uno degli elementi principali del fatturato”, ha raccontato Daniele Contini, country manager per l’Italia di Just Eat. “Resteremo focalizzati sul food delivery che rappresenta la totalità del giro di affari. Nei prossimi 6-12 mesi del 2023 rappresenterà ancora una piccola parte la consegna anche di una spesa alimentare veloce. Poi vedremo: se è un’opportunità interessante andremo con più decisione in quella direzione”.