Nasce ufficialmente il maxi consorzio del Lambrusco. Dopo il parere favorevole espresso lo scorso 26 giugno da parte dei consigli di amministrazione, ora è arrivata anche la tappa definitiva con l’approvazione da parte delle assemblee dei rispettivi consorzi. L’ok è giunto il 28 settembre e la piena operatività del nuovo maxi consorzio scatterà con il nuovo anno.
A unirsi, con fusione per incorporazione, sono i consorzi del Lambrusco di Modena, dei vini dop Reggiano e Colli di Scandiano e Canossa e il consorzio del Reno.
Il nuovo consorzio rappresenta otto denominazioni che si trovano tra Modena e Reggio Emilia. Si tratta del Lambrusco di Modena, Sorbara Doc, Grasparossa di Castelvetro doc, Salamino di S. Croce doc, Reggiano doc, Colli di Scandiano e di Canossa doc, Reno doc e Bianco di Castelfranco Emilia igt, per un totale di circa 16.600 ettari vitati e una produzione che nel 2019 è stata di poco più di 42 milioni di bottiglie di Lambrusco doc, che salgono a quasi 170 milioni prendendo in considerazione anche quelle certificate igt.