Franciacorta chiude il 2022 con volumi di vendita stabili sul 2021, sostenuti dall’export. Nel complesso, secondo i dati resi noti dal consorzio di riferimento, che conta 122 cantine, l’anno si è concluso con un venduto di oltre 20 milioni di bottiglie, in linea con i numeri del 2021 e in rialzo sul 2019. Il prezzo medio di vendita ha invece riportato un aumento del 5,7%: se a livello globale il prezzo a scaffale di una bottiglia equivalente, indistinto per tipologie, si assestava a fine 2021 a 21,50 euro (iva inclusa), nel 2022 il valore è infatti salito a 23 euro.
A livello di tipologia di prodotto, il Franciacorta Dosaggio Zero (millesimati e non) ha archiviato il 2022 con una crescita del 18,2%, mentre il Franciacorta Satèn (millesimati e non) ha registrato un +3,3% a livello globale, con crescite spiccate in Giappone (+57,1%), Usa (+28,8%), Germania (+12,4 per cento).
Il mercato interno, che rappresenta l’88,5% del venduto, ha registrato una leggera flessione (-2%), mentre l’estero, che genera il restante 11,5%, ha segnato un tasso di crescita dell’11,3 per cento. Tra i diversi Paesi, la Svizzera ha confermato il suo primato, rappresentando il 20,3% dell’export totale, seguita da Giappone (13,7% del totale export), Stati Uniti (12,1%), Germania e Belgio (rispettivamente 10,9% e 12 per cento).
Così come le vendite a livello geografico, anche quelle per canale riportano un 2022 a due velocità: la “continua la crescita dell’Horeca – recita la nota – è bilanciata da un calo nelle vendite sul canale Gdo”. Questi fenomeni “sono chiaramente spiegati dal progressivo ritorno alla convivialità a seguito della rimozione delle restrizioni legate alla pandemia”.
“I risultati conseguiti nel 2022 vedono crescere il valore complessivo dei nostri vini e sono motivo di grande soddisfazione per Franciacorta”, commenta Silvano Brescianini, Presidente del Consorzio Franciacorta. “Usciamo da un periodo difficile, segnato dalla pandemia: dati e numeri premiano però l’impegno dei produttori e ci spingono a fare sempre meglio. Il ricco calendario di eventi che abbiamo elaborato per il 2023 va proprio in questa direzione, puntando alla valorizzazione e alla promozione del nostro territorio, quest’anno riconosciuto, insieme alle città di Brescia e Bergamo, Capitale della cultura”.