Nella proposta di Fiasconaro ci sono la Sicilia, gli anni Cinquanta, Castelbuono e la sua Piazza, dalla quale ha inizio la storia imprenditoriale della famiglia di pasticceri, che, insieme a Dolce&Gabbana, ha saputo tradurre il panettone in un dolce ‘à la mode’. Nel 2019 l’azienda, giunta alla terza generazione, ha realizzato un fatturato di circa 24 milioni di euro, in flessione a 21 milioni nel 2020. Il motivo, spiega a Pambianco Wine&Food la responsabile marketing Agata Fiasconaro, risiede nella scelta “di adottare un approccio molto prudenziale durante la pandemia. Poi, in prossimità della stagione natalizia, abbiamo dovuto bloccare la ricezione degli ordini perché la nostra capacità produttiva non riusciva a far fronte alle richieste”. Quest’anno, l’azienda madonita prevede di raccogliere i frutti dei propri investimenti, raggiungendo i 30 milioni di euro, con una crescita su tutti i principali mercati.
Se l’estero rappresenta il 25% del fatturato totale dell’azienda, con una presenza significativa in Canada e Stati Uniti, il focus ora è sull’Europa, in particolare Svizzera, Francia, Germania e Inghilterra. “Negli ultimi quattro anni, grazie alla collaborazione con un brand importante come Dolce&Gabbana – aggiunge Fiasconaro -, siamo riusciti a entrare anche nel mercato asiatico e in Russia”.
La novità è il progetto di re-design dell’identità della Fiasconaro per la campagna del Natale 2021, che si inserisce in un processo di rinnovamento per rileggere in chiave contemporanea la storia, le tradizioni e le materie prime della pasticceria siciliana. Nuovo concept creativo e rinnovato design per i pack delle referenze che si distinguono, soprattutto, per la sostenibilità dei materiali.