Anno record per Castello Bonomi, appartenente al gruppo veneto Paladin. Per l’etichetta della Franciacorta, il 2021, contabilizzato a giugno, si è chiuso a 2 milioni di euro, in crescita del 33,3% rispetto a quanto fatto nel 2020. Performance ottenuta grazie alle 150mila bottiglie vendute che, invece, come hanno sottolineato Martina e Francesca Paladin, terza generazione della famiglia e responsabili delle aree export e marketing: “Per il 2022 diventeranno 200mila con una stima a 2,5 milioni per il fatturato, considerando che nel tempo gli ettari a disposizione della cantina sono passati da 23 a 29”.
Nondimeno, anche per l’intero gruppo, che oltre all’azienda bresciana controlla Paladin nel veneziano, Bosco del Merlo in Friuli Venezia Giulia, Premiata Fattoria di Castelvecchi in Toscana e Casa Lupo in Valpolicella, il 2021 si è chiuso con un volume d’affari da primato di 13 milioni di euro (+8,3%), grazie a una produzione da 3 milioni di bottiglie ottenuta grazie a una disponibilità di 150 ettari, quasi tutti di proprietà, e con uno sguardo sul futuro prossimo: “Da 14 milioni di euro per il 2022”.
In termini di mercato, hanno sottolineato Martina e Francesca Paladin: “Il gruppo per ora è stabilizzato al 40% in Italia, soprattutto al nord e nel Lazio, mentre l’export, che ha effettuato il sorpasso nell’anno della pandemia, ora tocca il 60%, con Germania, Svizzera ed Europa centrale, quali piazze di riferimento, seguite da Stati Uniti e Cina”. Mentre per quel che riguarda il futuro: “Pensiamo che l’ideale sia portare il mercato italiano al 30%, l’8-10% del quale ottenuto dall’enoturismo, peso che sale al 15% per quanto riguarda Castello Bonomi”. In conclusione, e guardando all’esercizio appena incominciato, precisano Martina e Francesca Paladin: “Lavoreremo certamente a una strategia di crescita dell’export e punteremo a un riposizionamento di Bosco del Merlo, continueremo a sostenere sempre più il nostro metodo classico erbamat, visto che siamo stati i primi a immetterlo sul mercato e continueremo anche a lavorare in termini di sostenibilità, soprattutto sociale come facciamo con progetti come Bosco del Merlo Prosecco Rosé e Pinot Grigio Rosé che dal 2018 supporta la Lilt– Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori”.