Per Famiglia Cotarella, il Montiano 2016 verrà ricordato come un vino speciale a prescindere da premi e successi commerciali. Questo perché, come annunciato a Milano nel corso della sua presentazione, rappresenta un punto di passaggio generazionale. Da oggi infatti la reggenza dell’azienda di Montecchio transita da Riccardo e Renzo Cotarella alle rispettive figlie: Dominga (commerciale), figlia del primo, Marta (amministrazione) ed Enrica (immagine e comunicazione) figlie del secondo. Mentre l’aspetto produttivo ora è in mano all’enologo Pier Paolo Chiasso, marito di Dominga, con Paulo De Carvalho, marito di Marta, nel ruolo di brand ambassador.
È in questo modo che la cantina, nata 1979 come produttrice di vini della tradizione alto-viterbese e che nel 1993 si è trasformata in protagonista tra i produttori di Merlot, ha disegnato il futuro. Un domani che dentro la bottiglia non porta grandi novità, piuttosto una felice evoluzione, come ha spiegato lo stesso Riccardo Cotarella: “Questo Montiano 2016 è opera di Pier Paolo, è suo, non sono mai intervenuto se non per assaggiarlo quando era già imbottigliato e, visto il risultato, mi rende sereno per il futuro dell’azienda”.
Un vino creato portando una più specifica selezione delle uve, che ha ridotto del 30% la produzione, lavorando su lotti più piccoli e identificando le migliori barrique con stagionatura di 36 mesi invece che 24 per dare una maggiore finezza. Semmai, rivoluzionaria è la grafica, completamente rivisitata dalla più giovane delle figlie, Enrica: “Dopo 37 anni l’azienda ha cambiato nome in Famiglia Cotarella, ed è la firma di mio nonno Domenico a tracciare il nostro nuovo logo”. Quello che sembra non voler cambiare è la filosofia, improntata su un grande merlot (nel 1995 è stato premiato negli Usa come uno dei migliori del mondo) a un prezzo accessibile.