Cambio ai vertici del consorzio di tutela del Brunello di Montalcino. Il nuovo cda ha nominato alla presidenza per il triennio 2019-21 Fabrizio Bindocci, 64 anni, direttore generale dell’azienda Il Poggione. In realtà si tratta di un ritorno perché Bindocci ha già ricoperto la carica dal 2012 al 2016; inoltre, dal gennaio 2018, ha guidato in qualità di presidente la neonata Fondazione Territoriale Brunello di Montalcino.
Il consiglio ha eletto anche i tre vice che affiancheranno Bindocci nel corso del mandato: sono Giacomo Bartolommei (28 anni, Caprili) che assume anche la delega al bilancio, Stefano Cinelli (63 anni, Fattoria dei Barbi) che guiderà la commissione rapporti istituzionali e Riccardo Talenti (40 anni, Talenti) che guiderà quella della promozione. A capo della commissione tecnica è stata eletta Elisa Fanti della Tenuta Fanti.
“Il consiglio che si apre ha un mandato forte, confermato dalla presenza di quasi tutte le aziende più note del territorio”, ha dichiarato subito dopo la sua elezione il neo presidente Bindocci. “Il mio sarà un mandato che trova la linfa vitale nell’unione indissolubile tra produttori, consorzio e territorio. Il consorzio potrà sempre più svolgere oltre al ruolo di ‘gestore della denominazione’ quello di vera e propria agenzia di sviluppo territoriale e di catalizzatore di energie produttive e promozionali”. Il consorzio intende peraltro attuare una serie di eventi e manifestazioni destagionalizzate per animare il territorio anche nei periodi dell’anno meno frequentati da turisti e da appassionati.
Nel 2018, le aziende della denominazione hanno prodotto 8 milioni di bottiglie di Brunello e 4,5 milioni di Rosso di Montalcino, destinate per il 70% all’estero, ottenendo un giro di affari pari a 160 milioni di euro.