Fa notizia il balzo del 20% nel giro d’affari di Eataly per l’esercizio 2017, archiviato a 465 milioni di euro a livello di consolidato, ma il margine operativo lordo, pur in forte crescita, resta piuttosto ridotto. L’ebitda adjusted dichiarato dalla società fondata da Oscar Farinetti è pari a 25 milioni di euro per un’incidenza sul fatturato di poco superiore al 5 percento.
Alla crescita dei ricavi hanno contribuito le cinque aperture degli ultimi quindici mesi ovvero Boston (novembre 2016), Trieste, Mosca, Tokyo e Los Angeles mentre quella di Stoccolma, store inaugurato a febbraio, darà i suoi frutti al termine dell’esercizio in corso. E se la crescita organica risulta positiva in tutte le regioni principali dove opera Eataly, la società sta ottenendo risultati particolarmente importanti oltreoceano, al punto che oggi Nord America ed Italia hanno un fatturato simile. La crescita negli Usa è stata del 48%, quella italiana del 7 percento.
“Il 2017 è stato un anno molto importante. Tanti negozi da aprire, tanti negozi da portare a regime, nel contempo pianificare l’evoluzione e lo sviluppo di una azienda giovane, molto dinamica e orientata al futuro”, ha commentato in una nota il presidente esecutivo Andrea Guerra.
Migliora inoltre, grazie alla buona generazione di cassa, la situazione finanziaria della società, il cui indebitamento è sceso a 51 milioni di cui 32 sono relativi all’attività industriale e 19 connessi al riacquisto di quote di minoranza in alcune società del gruppo. Eataly ha inoltre investito 25 milioni di euro per l’apertura di nuovi negozi.
La crescita è proseguita nel primo quarter 2018, con il +19,6% di fatturato a cambi correnti (+24,7% a cambi costanti). In prospettiva, l’inaugurazione più importante sarà quella di Las Vegas, che rafforzerà gli Stati Uniti come primo mercato di Eataly.