Il crollo della ristorazione e dell’horeca in generale è stato riassorbito da Piccini grazie alla spinta proveniente dalla grande distribuzione e dal canale online per i suoi vini. L’azienda toscana archivia così l’anno con un fatturato previsto in crescita del 6,5% rispetto ai 63,5 milioni ottenuti nel 2019. L’anno in via di conclusione si rivela perciò favorevole alla società amministrata da Mario Piccini, che nei dodici mesi si è anche tolto la soddisfazione di inaugurare una nuova sede produttiva a Casole d’Elsa (Siena).
Tenute Piccini prevede di arrivare ad una conclusione d’anno con un aumento del 3% in Italia, del 9% all’estero e di circa il 300% sul canale e-commerce. Tale crescita ha garantito fino ad oggi la continuità del lavoro a tempo pieno di tutti i dipendenti, nonché l’inserimento di nuove figure professionali all’interno dell’organico aziendale.
“È stato un anno drammatico dal punto di vista sociale e molto complicato dal punto di vista aziendale”, ha affermato Piccini. “Il canale horeca ha subito perdite notevoli ma siamo riusciti a riorganizzarci rapidamente potenziando la crescita delle vendite in grande distribuzione e nell’e-commerce diretto, che ad oggi rappresenta l’1% del fatturato aziendale. La strategia di diversificazione, il rapido riassetto della distribuzione e l’impegno collettivo di tutti i collaboratori dell’azienda, hanno contribuito al raggiungimento, in questo anno difficile, di una crescita. Il mercato rimane comunque estremamente volatile e inevitabilmente legato agli sviluppi della situazione Covid con relative ricadute della pandemia sul potere di acquisto delle famiglie”.
La nuova sede per la produzione e la logistica ha comportato, da parte di Piccini, un investimento quantificato in 13 milioni di euro. La società ha inoltre intrapreso un iter di certificazione per la sostenibilità sociale, ambientale ed economica che si accompagna inoltre ad un incremento dell’offerta dei vini biologici.