Lo chef cesenate Emanuele Pollini ha annunciato l’avvio del suo nuovo progetto a Mosca. Si tratta di The Stolen Artichoke, nel polo museale della Fondazione Vac, e dispone di tre ristoranti, una panetteria, un caffè e una mensa per i dipendenti e per gli esterni.
Pollini è un allievo di Carlo Cracco. Con lui aveva avviato Carlo e Camilla in Segheria, a Milano, per poi passare a Mosca alla guida del ristorante Ovo presso il Lotte Hotel, dove è stato resident chef per quattro anni, lasciando l’incarico a gennaio dello scorso anno. Il suo ingresso in The Stolen Artichoke, nato da un’idea dell’imprenditore italiano Nicola Mavica, è previsto per il mese di agosto.
La Fondazione Vac, presieduta da Leonid Mikhelson (ceo del colosso energetico Novatek), ospita il più grande museo di arte contemporanea della Russia. La sede è stata ricavata dal recupero, firmato da Renzo Piano, di Ges-2, la centrale termoelettrica sul lungofiume Bolotnaya oggi abbandonata, fatta costruire dallo Zar Nicola II nel 1907 sull’isola della Moscova.
“L’obiettivo di questo enorme spazio – ha dichiarato Pollini alla testata online Reporter Gourmet – è funzionare come un unico sistema in cui tutti i ristoranti lavorano insieme per servire al meglio i visitatori e il personale. La cucina spazierà su un’ampia gamma di rielaborazioni di diverse culture culinarie contemporanee, non solo italiane ma da tutto il mondo. Dalla Nuova Zelanda alla Spagna, dal Giappone alla Russia, vogliamo sviluppare un nuovo concetto di cucina che parlerà lingue diverse”.