Con l’apertura alla stazione di Milano Centrale, inizia una nuova fase per Dispensa Emilia: quella dell’espansione nel canale travel retail. La catena di ristorazione fondata nel 2004 con un punto vendita in un centro commerciale di Casalecchio di Reno (Bologna) che serviva tigelle e salumi, poi diventata una vera e propria dispensa dei sapori emiliani con l’inserimento dei primi piatti tipici (tortellini, tagliatelle, tortelloni etc), è cresciuta mediamente di un locale l’anno e ora si prepara ad accelerare per arrivare a quota venti entro il 2020. Quello di Milano è il dodicesimo locale e il primo in una stazione, ma entro giugno si aggiungerà Bologna Centrale e la società punta ad altre due aperture entro l’anno.
Il piano di crescita è stato lanciato dopo l’acquisizione, avvenuta a luglio 2018, da parte di Investindustrial, che oggi controlla il 70% delle quote. Il fondatore Alfiero Fucelli ha mantenuto la carica di presidente e amministratore delegato di Dispensa Emilia e racconta a Pambianco Wine&Food: “L’ingresso di Investindustrial ci ha portato una visione ancor più a lungo termine e ci ha offerto la possibilità di osare, entrando rapidamente in nuovi canali di business. Stiamo anche valutando, attraverso il franchising, un possibile ingresso negli aeroporti. Intanto però ci concentriamo sul piano di crescita in Italia e poi, una volta arrivati a venti ristoranti, saremo pronti per partire con l’estero”.
La stazione di Milano Centrale è diventata l’oggetto del desiderio di molti gruppi primari della ristorazione e si prepara a diventare un polo di eccellenza dell’offerta gastronomica. Sono partiti da poche settimane, sul versante opposto rispetto a quello che ospita Dispensa Emilia, i lavori per la realizzazione di Mercato Centrale, che dovrebbe inaugurare prima di Natale, portando anche a Milano il format nato a Firenze e poi replicato a Roma Termini e tra pochi giorni anche a Torino. Inoltre, sempre in stazione, dovrebbe aprire a breve anche Starbucks. “Con Grandi Stazioni – afferma Fucelli – abbiamo concluso un contratto pluriennale lungo per ammortizzare un investimento molto importante. Siamo soddisfatti perché Stazione Centrale sta diventando un luogo bellissimo. A giugno apriremo a Bologna, e si tratta in realtà di un ritorno perché per sette anni siamo stati presenti all’interno della stazione con un franchising, mentre questa volta si tratta di un’apertura diretta come tutte le altre”.
Nel 2018, Dispensa Emilia ha realizzato circa 20 milioni di ricavi, con una crescita like for like di circa il 6%, ma il fatturato è destinato ad aumentare grazie alle nuove aperture. Il locale più performante in termini di fatturato è quello di Arese. La sua presenza è storicamente legata ai centri commerciali, ma è previsto anche un potenziamento di quelli in città dopo la felice esperienza di Modena, il primo realizzato su strada, diventato il terzo di tutto il gruppo per importanza di incasso e peraltro in un contesto molto competitivo sui piatti tipici emiliani.