A migliaia di rider dei due servizi di food delivery Deliveroo Italy e Uber Eats Italy dovranno essere versati i contributi presso l’Istituto nazionale di previdenza sociale (Inps), pari a decine di milioni di euro, ancora da specificare. È quanto stabilito dal Tribunale di Milano, che considera i ciclofattorini come lavoratori “coordinati continuativi”, aventi dunque diritto alle garanzie dei lavoratori subordinati, e non come autonomi.
Questo esito è il risultato di un’inchiesta pilota della Procura di Milano del febbraio 2021, che aveva indagato sulla condizione dei 60mila dipendenti delle piattaforme Just Eat, Glovo-Foodinho, Deliveroo e Uber Eats, per poi concludersi sul fronte penale con ammende e archiviazioni.
La disciplina del lavoro subordinato deve essere applicata, secondo i giudici, ai rider che hanno lavorato per Deliveroo da gennaio 2016 a ottobre 2020, con “conseguente obbligazione per contributi, interessi e sanzioni nei rapporti con l’Inps e per premi nei rapporti con l’Inail per l’orario effettivamente svolto dai collaboratori, da determinarsi dal login fino al logout dalla piattaforma per ogni singolo giorno lavorativo e con versamenti da effettuarsi nella gestione dipendenti, con le aliquote contributive per il lavoro subordinato, per quanto riguarda il debito nei confronti dell’Inps”, ha riportato il giudice. In risposta, la società di food delivery dichiara di star “analizzando i dettagli della decisione che si basa su un modello vecchio e un sistema di lavoro dismesso e che non esiste più. Non si tratta di una decisione definitiva ma di un giudizio di primo grado, a cui faremo appello”.
Con la stessa disciplina, il periodo imputato per Uber Eats, che ha lasciato il mercato italiano a giugno scorso, è limitato da gennaio 2020 a ottobre 2020. “Non condividiamo la decisione e siamo pronti a fare appello nelle sedi competenti”, ha risposto la società in una nota. “La maggior parte dei fatti presi in considerazione nelle indagini non sono applicabili a Uber Eats e descrivono modelli operativi della concorrenza molto diversi dalle nostre passate operazioni di delivery”.