La guida Michelin ha attribuito a Da Vittorio Shanghai la seconda stella Michelin, a un anno di distanza dalla prima per il ristorante inaugurato nel 2019 e che si è subito imposto nel panorama dell’alta ristorazione asiatica. Si tratta della settima stella per la famiglia Cerea, considerando le tre del ristorante di Brusaporto (Bergamo) e le due di St. Moritz.
L’attività di Da Vittorio Shanghai è continuata quasi senza soste, in una città che non è stata sottoposta a lockdown. La chiusura durante l’anno è stata limitata infatti al periodo delle festività per il Capodanno cinese e dopo il calo di affluenza di febbraio, già da marzo il ristorante ha visto una pronta ripartenza quantificabile nel numero di coperti. Lo staff italiano, tornato in patria e sottoposto a quarantena, è riapprodato in Cina a metà marzo per poi riunirsi a fine mese con il resto del team rimasto operativo.
“A Shanghai stiamo facendo numeri eccezionali, superiori a quelli del periodo antecedente al Covid. È una città dinamica e la pandemia non ha mai bloccato del tutto le attività”, aveva affermato Enrico “Chicco” Cerea annunciando la novità del 2021: l’apertura del secondo locale nella metropoli cinese, con formula Bistrot, prevista per la primavera del prossimo anno all’interno di un museo di arte contemporanea, Ucca.
La squadra di Da Vittorio Shanghai comprende 70 elementi, sotto la direzione dell’executive chef Stefano Bacchelli per la cucina e di Enrico Guarnieri per la sala. Fanno parte del team cinese il sous chef Francesco Bonvini, il pastry chef Frederic Jaros e la front office manager Anna Rota. Si aggiunge poi il contributo del team locale, composto tra gli altri dal general manager Levi Fu, il sous chef Tom Yuan, il panetterie Tony Tan, il maître Peter Tian, i sommelier Declan Tang ed Emanuele Restelli.