La nuova versione di Coravin debutta sul mercato e si fa più accattivante, più tecnologica e semplice da usare, per gli appassionati e soprattutto, viste le intenzioni del brevetto made in Usa, per i ristoratori. I modelli prodotti da oggi sono quattro con fascia prezzo compresa tra i 199 e i 999 euro; due sono per i privati, Model Three e la versione deluxe Model Six, mentre i due pensati per l’Horeca sono il Model Five e il futuristico Model Eleven, è dotato di un display a led che permette un servizio di mescita automatica con tanto di connessione bluetooth all’app Coravin Moments per monitorare lo stato delle bottiglie.
Greg Lambrecht, fondatore e ideatore della realtà, ha raccontato a Pambianco Wine&Food: “Per la prima versione avevamo impiegato oltre dieci anni di ricerche e sperimentazioni per mettere a punto la tecnologia. Ora, con questa nuova versione, abbiamo invece pensato a migliorare la velocità e la facilità d’uso”.
L’obiettivo, ha aggiunto il numero uno della società di Burlington, Massachusetts, è “di riuscire a conquistare sempre più estimatori sia tra i professionisti che tra gli amanti del mondo del vino”. Il tutto partendo da un mercato che già oggi conta circa un sessantina di paesi nei quali, “stimiamo che ogni anno si riempiano circa 100 milioni di bicchieri proprio usando Coravin”. Il prodotto di una realtà che oggi può contare un’ottantina di dipendenti, 45 dei quali negli Stati Uniti, 15 a Hong Kong e 20 ad Amsterdam, da cui dipende anche il mercato italiano, che ha in Ceretto (il ristorante Piazza Duomo di Alba è stato il primo cliente) e Kunzi i distributori esclusivi.
Tornando al mercato, ha continuato Lambrecht, “Usa e Francia sono a oggi le nostre piazze di riferimento, con Regno Unito, Spagna e Italia in crescita”, mentre per il futuro, “siamo sempre in movimento, ma la vera sfida per noi sono le bollicine, magari potremmo iniziare a sperimentare con i Saten della Franciacorta, che hanno una pressione sensibilmente inferiore”.
di Fabio Gibellino