Constellation Brands, grazie alle birre messicane, supera le previsioni nel primo trimestre fiscale e annuncia l’acquisizione di un’azienda californiana del vino, Meiomi, con un investimento di 315 milioni di dollari. L’operazione, che sarà completata all’inizio di agosto, è stata comunicata ieri da Rob Sands, presidente e CEO del gruppo americano degli alcolici che controlla, tra gli altri brand, l’italiana Ruffino. Meiomi, realtà apprezzata per il proprio Pinot nero (in vendita a circa 25 dollari a bottiglia), genera un fatturato di circa 65 milioni di dollari ed è stata protagonista di un’ascesa esponenziale negli ultimi 5 anni, decuplicando la produzione. Constellation Brands ha rivelato che, grazie all’acquisizione, i guadagni dovrebbero aumentare tra i tre e i quattro centesimi per azione già nel corso del 2015. I risultati del quarter evidenziano un progresso del 7% nelle vendite, pari a 1,63 miliardi di dollari, e sono stati trainati dal business delle birre, la cui divisione ha fatto segnare un balzo dell’11% chiudendo a 965,8 milioni di dollari, in controtendenza rispetto alle flessioni fatte segnare da competitor quali Anheuser-Busch InBev e MillerCoors, grazie alle performance di Corona e Modelo Especial, le etichette preferite dai consumatori Usa di origine ispanica e nell’età in cui possono legalmente bere alcolici: questi ultimi dovrebbero aumentare nei prossimi anni di circa un milione di unità, con ulteriori prospettive per quanto riguarda i consumi. La divisione wine and spirits è cresciuta del 3,5%, trainata dai risultati dei brand Kim Crawford, Ruffino, Black Box, Simi, Estancia, Clos du Bois, The Dreaming Tree e Woodbridge by Robert Mondavi. In evidenza, tra i superalcolici, la tequila Casa Noble, il brandy Paul Masson Grande Amber e la vodka Swedka. La società ha chiuso il quarter con un utile netto di 256 milioni di dollari (+19%).