Con il debutto del tè freddo Honest, Coca-Cola entra per la prima volta nell’ambito del beverage biologico a conferma del trend ormai consolidato e perfino necessario per andare incontro a un consumatore in forte evoluzione, soprattutto se consideriamo la popolazione più giovane che potendo sceglie bio.
La bevanda è stata messa in commercio in Italia a partire da mercoledì 29 maggio e sarà distribuita nel canale specializzato bio e tramite e-commerce. L’inserimento della nuova referenza rappresenta per The Coca-Cola Company un passo ulteriore verso l’obiettivo di diventare una total beverage company, grazie anche alla spinta data un anno fa dal lancio del marchio AdeZ nell’ambito dei prodotti a base vegetale. Inoltre, la multinazionale di Atlanta opera nel mercato con i brand Fuzetea, Royal Bliss, Fanta, Sprite, Powerade e Acque Lilia.
“In Italia – ha dichiarato a Pambianco Wine&Food la direttrice marketing di Coca-Cola Italia, Giuliana Mantovano – ci sono 8,7 milioni di persone che consumano prodotti bio e 2,7 milioni che bevono bevande bio. La crescita è esponenziale: il tasso è del +90% in un solo anno per le bevande e noi non potevano non presidiare questo mondo. Lo facciamo con un prodotto dalla storia incredibile, una storia di successo che non deve essere creata perché già c’è”.
La storia a cui fa riferimento Mantovano è quella di Seth Goldman, co-fondatore di Honest, che nel 1998 realizzò la prima infusione nella cucina di casa sua, Honest è stato creato con il desiderio di portare sul mercato una bevanda semplice, dal gusto equilibrato, non troppo dolce e a basso contenuto calorico. Le foglie di tè biologico, raccolte a mano nelle catene montuose indiane del Korakundha, dopo essere state infuse in acqua calda, vengono filtrate e combinate con altri ingredienti, tra cui succhi di frutta biologica e un tocco di zucchero di canna biologico. Il risultato è una bevanda il cui contenuto calorico è di 18 kcal per 100 ml. Nel 2011, The Coca-Cola Company ha comprato il marchio e continua a produrre Honest con gli stessi principi di qualità e sostenibilità, utilizzando i migliori ingredienti biologici, coltivati nel pieno rispetto delle comunità agricole locali e supportando pratiche agricole biologiche che hanno un impatto positivo sull’ambiente e sulla biodiversità.
“Abbiamo diversificato il portafoglio prodotti – afferma la direttrice marketing di Coca-Cola Italia – per andare incontro alle esigenze dei nuovi consumatori, sempre più attenti a quel che mangiano, a quel che bevono e all’impatto ambientale dei loro comportamenti. Un trend che non si limita a millennials e iGen, ma anche nella fascia d’età più alta”.
The Coca-Cola Company oggi opera nel mondo con circa 500 brand e 4.100 prodotti, per un fatturato complessivo di 31,9 miliardi di dollari nel corso del 2018. In Italia, il giro d’affari non viene comunicato ma la distribuzione viaggia per circa il 60% a livello retail e per il 40% horeca. “Il comparto delle bibite gassate per noi cresce meno di dieci anni fa – precisa Mantovano – ma cresce comunque. Nell’ambito del tè e del beverage extra sparkling c’è un rafforzamento più significativo”. La Coca-Cola più venduta in Italia? “Resta sempre quella classica, ma la Zero sta crescendo tantissimo”.