Claudio Liu si fa in tre, anzi in quattro. Il proprietario di Iyo, primo e unico ristorante stellato di cucina giapponese in Italia, ha effettuato un’operazione di rebranding per il suo secondo locale milanese, situato al primo piano della Torre Solaria a Porta Nuova, trasformando l’ex Iyo Aalto in due locali distinti: il ristorante gastronomico Aalto Part Of Iyo e il sushi banco edomae Iyo Omakase. Considerando poi Aji, lo spazio in via Piero della Francesca dedicato al sushi d’asporto di qualità e al delivery, diventano quattro i locali e i brand che fanno riferimento all’imprenditore di origine cinese, la cui famiglia ha conquistato una leadership assoluta a livello di prestigio nell’ambito della cucina orientale d’autore, considerando anche il Gong della sorella Giulia Liu e il Ba Asian Mood del fratello Marco Liu.
Con il cambiamento di assetto del locale di piazza Alvar Aalto, viene confermata la presenza del sushi master Masashi Suzuki all’interno di Iyo Omakase, mentre la cucina di Aalto Part Of Iyo viene affidata allo chef giapponese Takeshi Iwai, in arrivo dal ristorante gourmet Ada e Augusto presso Cascina Guzzafame (Milano), che si è formato alla scuola di Pino Cuttaia e Anthony Genovese.
L’apertura di Aalto Part of Iyo è avvenuta ieri, giovedì 18 giugno. “Con Aalto Part Of Iyo desideriamo esprimere una cucina libera, da ogni definizione o tentativo di incasellamento. Libera di essere italiana, giapponese, entrambe le cose o nessuna delle due. Non tracciare confini esprime la possibilità di superarli”, ha dichiarato il patron Claudio Liu. Il quale, come anticipato a Pambianco Wine&Food, ha messo in cantiere un altro progetto per i prossimi mesi: una dark kitchen per servire la parte est di Milano con il delivery a marchio Aji. Una risposta alle incertezze che derivano dal lockdown dei mesi scorsi, ma anche una mossa ispirata dai risultati della formula di Aji durante i mesi più difficili. Come dimostra anche la sfida del rebranding di Porta Nuova, Liu ha fiducia e voglia di investire. “Perché – afferma – c’è un proverbio cinese che dice: quando soffia il vento del cambiamento, c’è chi costruisce muri e chi mulini a vento”.