Un patrimonio netto di 156,4 milioni di euro e un valore della produzione di 424 milioni di euro. Sono questi i numeri di Cirfood per il 2020, impresa cooperativa italiana leader nella ristorazione collettiva, commerciale e nei servizi di welfare aziendale, che nel 2019 aveva messo a segno ricavi consolidati per 686 milioni di euro. Nello specifico, le aree di business Cirfood che hanno maggiormente ‘patito’ durante l’anno sono state la ristorazione scolastica, che ha subito le restrizioni da lockdown più severe, i locali commerciali e i ristoranti aziendali.
In ogni caso, i volumi sono “in linea, e in alcuni casi migliori, con l’intero comparto della ristorazione collettiva in Italia, che ha registrato una riduzione dei ricavi di oltre il 40%”, puntualizza una nota. Calo che, come anticipato, è stato causato dai vari lockdown e dagli “ingenti extra-costi necessari all’applicazione dei presidi atti alla prevenzione del contagio, laddove l’attività non è stata sospesa”.
Nel corso dell’anno, inoltre, Cirfood ha realizzato investimenti per un valore pari a circa 13,8 milioni.
Per quanto riguarda il 2021, già nei primi mesi “grazie a un graduale ritorno alla normalità, stiamo registrando risultati positivi”, aggiunge Chiara Nasi, appena rieletta presidente del consiglio di amministrazione di Cirfood. Tra le varie iniziative portate avanti dall’inizio dell’anno, c’è lo sviluppo retail di Poormanger che ha aperto a Milano e si appresta a incrementare la propria presenza sul territorio italiano.