Nonostante la crisi in atto, che avrebbe fatto crollare le vendite internazionali (stimate al -80%) nel bimestre marzo-aprile, lo Champagne continua a far gola agli investitori, in particolare ai gruppi del beverage alcolico e degli spirits. Dopo l’operazione che ha portato Campari Group ad acquisire l’80% di Ficoma per 21,8 milioni di euro, assicurandosi la maison Lallier, ora si profila un ritorno di fiamma del gruppo Rémy Cointreau verso la bollicina più prestigiosa del mondo.
La società quotata in Borsa a Parigi ha infatti annunciato di aver avviato negoziazioni esclusive con la quarta generazione della famiglia Lhopital per acquisire una quota di maggioranza in de Telmont, azienda a controllo familiare con sede a Damery, presso Epernay. I termini economici dell’offerta non sono stati resi noti. Ad ogni modo, Rémy Cointreau punta ad assicurarsi la proprietà non solo del marchio ma di tutta l’azienda, compresi i terreni e gli edifici. A capo delle operazioni rimarrebbe, anche sotto la nuova proprietà, Bertrand Lhopital.
Il gruppo Rémy Cointreau era già ben inserito nel mondo Champagne fino al 2011, quando vendette per 412 milioni di euro la sua divisione, comprendente i marchi Piper-Heidsieck e Charles Heidsieck, al gruppo Epi, attuale proprietario anche di Biondi Santi.
Secondo quanto riporta la stampa francese, la chiusura dell’operazione è prevista entro il terzo quarter dell’anno fiscale 2020/21. Per Rémy Cointreau si tratterebbe della seconda acquisizione nell’arco di un anno, dopo quella di JR Brillet nell’ambito del Cognac.
Rémy Cointreau ha chiuso l’ultimo anno fiscale con 1,12 miliardi di ricavi, in linea con l’esercizio precedente, 282,5 milioni di ebitda e un utile netto di 159 milioni di euro.