Non è un classico punto vendita ma un bar, anzi, un wine bar vero e proprio, con mescita, la possibilità di fare un aperitivo e di mangiare qualche piatto semplice anche nel dehors esterno, con un assortimento che mette in vendita un buon numero di referenze dedicate alle specialità gastronomiche italiane. È il nuovo, e primo, flagship store di Carrefour, che porta il nome della sua linea di prodotti a marchio premium Terre d’Italia.
Il debutto ufficiale, con apertura al pubblico, è avvenuto a Milano, giovedì 15 giugno, in Piazza de Angeli, angolo Via Privata dei Martinitt 3, là dove un tempo neanche troppo lontano era presente Il Bar Metro, chiuso nel 2018 e nelle cui cantine il proprietario Giorgio D’Ambrosio custodiva una delle collezioni più importanti al mondo di whisky, punto di riferimento indiscusso per tutti gli appassionati di questo distillato.
Poco più di 60 metri quadrati, un bancone per la mescita, più di 700 referenze delle quali quasi il 60% sono vini e spumanti – non manca una scaffalatura dedicata ai distillati – in vendita anche già alla giusta temperatura. Il resto è rappresentato da un buon assortimento dei prodotti Terre d’Italia, dai salumi ai formaggi, dalla pasta fresca a pizza, gelati, dolci e confetture, tutti prodotti che poi è possibile mangiare seduti in uno dei 40 posti disponibili all’esterno in questo momento e che probabilmente a breve aumenteranno. Apertura dalle 10.00 alle 22.00, 7 giorni su 7, con possibilità di prenotare tavoli, organizzare eventi e consegna a domicilio.
Una start-up a tutti gli effetti, è il termine usato anche a più riprese dai manager di Carrefour presenti all’inaugurazione, a partire da Christophe Rabatel, CEO di Carrefour Italia, e poi Bruno Moro, direttore merci di Carrefour Italia e Lorenzo Cafissi, responsabile beverage Italia. Bocche cucite sull’evoluzione futura di questo nuovo format, vista la natura assolutamente sperimentale e atipica, quanto meno per un’insegna della grande distribuzione organizzata. Ma i primi commenti dei manager non nascondono la possibilità di aprire altri store Terre d’Italia anche in altri centri cittadini, da qui a un anno. Soprattutto là dove il turismo straniero è particolarmente presente, ma magari anche in aeroporti e stazioni dei treni. Per ora è un esperimento totalmente in fieri dicono. Se funzionerà, ad esempio, potrà essere dato, chiavi in mano, ai tanti franchisee di Carrefour sparsi lungo lo Stivale.
Questa prima apertura a Milano avviene in una zona residenziale dove vive l’alta borghesia, certamente alto spendente. Un buon numero di uffici, ma soprattutto anche tanti locali più o meno concorrenti, a partire dalla vicina via Marghera. A due passi, in via Trivulzio, angolo via Bezzi, c’è uno dei più interessanti supermercati Carrefour della città, internamente denominati “gourmet” e dove è presente un grande numero di prodotti a marchio Terre d’Italia.
Si tratta, in conclusione, di un bel banco di prova per Carrefour, per capire cosa funziona e cosa è invece il caso di aggiustare cammin facendo, anche perché se l’obiettivo è quello di sbarcare in zone turistiche, qui forse non siamo nella posizione migliore e più indicativa della città. Ma se funziona qui, in effetti, allora la strada potrebbe essere in discesa.
Non è la prima volta che Carrefour sperimenta nuovi format, proprio a partire da Milano: l’apertura di uno store denominato Urban Life in zona Brera in corso Garibaldi nel 2016 ne è un esempio.
Il capoluogo milanese si arricchisce così di un nuovo store che nasce dall’evoluzione di un marchio premium del distributore della Gdo, argomento che abbiamo recentemente approfondito. Bisogna innovare e cercare nuove strade, questo sembra il messaggio che arriva da un comparto, quello della grande distribuzione, che non è storicamente così celere, quanto meno in Italia, a cambiare paradigmi e ad aprire nuove strade.