Partendo da un mercato quasi totalmente domestico, la piacentina Cantine 4 Valli ha avviato un piano di crescita all’estero che le ha permesso negli ultimi anni di varcare la soglia del 50% di export sul fatturato complessivo, raggiungendo nel 2019 i 13 milioni di euro. L’azienda vitivinicola fondata dalle famiglie Ferrari e Perini si è posta l’obiettivo di far conoscere nel mondo la qualità dei vini delle valli di Piacenza, grazie alla sua presenza in tutte le principali aree della provincia emiliana. Come indica il nome stesso dell’azienda, nel suo portafoglio sono presenti i vini ottenuti dalle uve coltivate nelle valli Trebbia, Tidone, Nure e d’Arda. Inoltre, Cantine 4 Valli è presente con una propria tenuta in val Trebbia, Il Poggiarello, dove opera anche con un bistrot.
“La crescita internazionale – spiega a Pambianco Wine&Food Massimo Perini, direttore commerciale dell’azienda – è stata avviata grazie ad un progetto mirato e costruito attraverso la partecipazione alle fiere. Questo ci ha permesso di sviluppare una serie di contatti risultati decisivi nel momento in cui, come accaduto in Russia e in Cina, si sono aperte delle opportunità di inserimento in quei mercati. Una spinta, in particolare, è arrivata grazie ai vini frizzanti del nostro territorio, Gutturnio e Ortrugo: quella dei frizzanti è una nicchia, nella quale però l’Italia, come dimostrano i casi del Prosecco e del Lambrusco, ha ottenuto grande spazio nel panorama globale”. L’offerta è stata completata dai vini fermi doc come il Gutturnio Superiore e la Malvasia di Candia Aromatica, e dalle igt come la Barbera e i vari vitigni internazionali (Sauvignon, Pinot Nero, Cabernet Sauvignon).
La crescita è avvenuta a passo rapido negli anni scorsi, con balzi fino al 20% annuo. Nel 2020 la situazione si è fatta più difficile a causa della pandemia, ma l’azienda è riuscita a limitare i danni, contenendo la flessione del fatturato al 10%. “Tutto sommato, è stato un calo accettabile, considerando la chiusura della ristorazione in periodi cruciali come la Pasqua e il Natale”, commenta Massimo Perini.
La distribuzione italiana infatti è suddivisa in un 60% di horeca e un 40% di gdo, dove l’azienda è presente soprattutto in Esselunga con marchio proprio 4 Valli. L’azienda inoltre opera all’estero con etichette private label, ma la strategia si fonda sempre più sulla valorizzazione dei marchi aziendali e in particolare di 4 Valli. “Uno dei focus è il Giappone, che ha dimostrato un forte apprezzamento per i nostri prodotti ed è un Paese educato alla qualità. In questo momento, senza poter viaggiare e senza l’opportunità delle fiere, diventa più difficile comunicare con la clientela internazionale; stiamo ovviando a questa situazione intensificando le degustazioni online inviando i campioni direttamente ai buyer”, precisa Perini.