Campari cresce su tutta la linea nel primo semestre dell’anno, registrando una crescita a doppia cifra “in tutti i mercati chiave e i cluster di brand, nonché tutti gli indicatori di performance”, spiega il CEO Bob Kunze-Concewitz. Questi trend positivi hanno avuto “un’accelerazione nel picco stagionale del secondo trimestre, grazie a un sostenuto consumo a casa, alla graduale riapertura dei locali, effetti amplificati da una favorevole base di confronto”. Nel periodo, infatti, le vendite nette sono state pari a 1 miliardo di euro, con una variazione organica pari al +37,1% rispetto al primo semestre 2020 (+30,2% variazione totale) e +22,3% rispetto al primo semestre 2019.
Le vendite nell’area Americhe (43,9% del totale) sono aumentate organicamente del 34,2% (o 24,2% rispetto al primo semestre 2019), con il mercato principale, ovvero gli Stati Uniti, che ha mostrato una performance complessivamente molto positiva del +29,0% (ovvero +24,6% rispetto al primo semestre 2019), con un’accelerazione nel secondo trimestre. Le vendite in Sud Europa, Medio Oriente e Africa (29,3% del totale) hanno registrato una performance del +57,4% (+10,2% rispetto al primo semestre 2019). Il mercato italiano, “molto esposto ai consumi fuori casa”, è risultato in forte crescita (+55,8%, +4,3% rispetto al primo semestre 2019), dopo “un’accelerazione nel secondo trimestre trainata da Aperol, Campari, Campari Soda e Crodino, grazie un rimbalzo dei consumi nel canale bar e da un effetto rifornimento scorte più che proporzionale in vista del picco estivo”. Il Nord, Centro ed Est Europa (19,2% del totale) ha invece registrato una crescita organica del 23,5% (30,3% rispetto al primo semestre 2019), mentre in Asia Pacifico (7,7% del totale) i ricavi sono cresciuti al livello organico del 30,8% (38,7% rispetto al primo semestre 2019).
L’ebit rettificato è risultato pari a 223,2 milioni di euro, con una variazione organica pari al +88,7%, +640 punti base (+33,3%, +190 punti base rispetto al primo semestre 2019). L’utile netto rettificato si è invece attestato a quota 156,8 milioni, in crescita del 101,9% escludendo rettifiche positive totali di 2,8 milioni.
“Sebbene permanga incertezza in relazione alla diffusione delle varianti Covid e alla possibile reintroduzione di nuove misure restrittive – conclude il manager – rimaniamo fiduciosi sul perdurante forte slancio dei brand, alimentato da sostenuti investimenti di marketing, in accelerazione nel picco stagionale degli aperitivi”.