Campari ha aperto il capitale ai suoi 4mila dipendenti, in 90 Paesi del mondo, 400 dei quali nella sede di Sesto San Giovanni, lanciando un piano di azionariato diffuso che permette a chi aderisce di scegliere se ricevere l’1, il 3 o 5% dello stipendio lordo in azioni. È, inoltre, previsto in premio: un’azione gratuita aggiuntiva, alla fine un triennio, ogni due acquistate e mantenute.
A dare il via libera definitivo alla proposta, preannunciata dall’azienda la scorsa primavera insieme ai conti del 2020, è stato il coordinamento sindacale del gruppo degli aperitivi dopo mesi di analisi e di confronto.
Da oggi, lunedì 18 ottobre, fino al 17 dicembre, il progetto prende il via con una campagna di adesione volontaria al piano di partecipazione, che sarà operativo dal primo gennaio 2022. A partire da quella data la percentuale dello stipendio scelta servirà all’azienda per l’acquisto delle azioni che verrà realizzato da un’unica piattaforma alla fine di ogni trimestre. Negli ultimi mesi di ogni anno ci sarà poi la possibilità, per i lavoratori che non lo hanno già fatto, di accedere al piano.
“Negli ultimi 20 anni dalla quotazione siamo cresciuti fino a diventare uno dei principali player globali nel mercato spirit acquisendo e costruendo marchi che sono diventati vere icone del settore – ha spiegato il CEO di Campari Bob Kunze-Concewitz -. I Camparisti hanno contribuito a questo grande traguardo, e attraverso Camparista Shares desideriamo premiarli per la loro partecipazione attiva alle performance del gruppo”.
La multinazionale del beverage, che fa capo alla famiglia Garavoglia, conta 22 impianti produttivi nel mondo. In Italia è presente con la sede centrale di Sesto San Giovanni e i quattro stabilimenti di Canale, Novi Ligure, Alghero e Caltanissetta.