L’azienda modenese Caffè Molinari, dopo oltre due secoli di storia legati a un’unica famiglia, passa sotto il controllo del Gruppo Tchibo, colosso da tre miliardi di fatturato con sede ad Amburgo. A darne la notizia è la Gazzetta di Modena, senza tuttavia rendere nota l’entità dell’operazione.
Caffè Molinari vanta una storia di imprenditori arrivata fino a Giuseppe Molinari, 59 anni, ingegnere, espressione della sesta generazione della famiglia, che oggi ricopre il ruolo di direttore generale dell’azienda, specializzata nella lavorazione, torrefazione e commercializzazione di caffè in 60 Paesi del mondo, e proprietaria dal 1911 del Bar Molinari nel centro della città emiliana.
Tchibo, invece, non è soltanto una grande catena di caffetterie, che conta 900 negozi e bar di caffè in gran parte d’Europa, dalla Germania all’Austria, dalla Repubblica Ceca alla Polonia, dall’Ungheria alla Romania. La holding tedesca gestisce anche un e-commerce di servizi non alimentari in 8 Paesi e più di 24.300 depositi al dettaglio.
Questa rappresenta solo l’ultima di numerose operazioni di m&a che hanno visto protagonista il caffè. Tra queste si ricorda infatti Caffè Corsini che è passata a Melitta, Coca-Cola Hbc che ha acquisito il 30% di Caffè Vergnano, Diemme Industria Caffè Torrefatti Spa che ha acquisito Torrefazione Moka Sir’s Spa, Caffè Bonomi che è stato acquisito da Caffè Musetti, Dea Capital che ha acquisito la maggioranza del capitale di Ekaf.