In Italia nel 2022 c’è stata una spinta “molto forte” dell’enoturismo, che ha registrato +67% dei ricavi rispetto all’anno precedente. Questo è uno dei principali fenomeni emersi nell’annuale survey realizzato da PwC con la partecipazione di 9mila rispondenti in 25 Paesi. “Dietro a questi numeri ci sono stati sicuramente ingenti investimenti da parte delle cantine nel mondo dell’ospitalità, è un fenomeno da osservare attentamente”, ha commentato Omar Cadamuro, partner PwC Italia, in occasione del 3° Wine & Food Summit Pambianco – PwC.
Un altro tema emerso nel survey, è il consumo di low e no alcol. Gli italiani si stanno avvicinando al tema, anche se la tendenza è ancora indietro rispetto all’Europa. “Se in Italia i consumatori cominciano ad interessarsi, in Germania, Francia e Spagna il trend si sta consolidando”, continua Cadamuro. “Basti pensare che la birra Lna (Low/no alcol) in Europa supera un volume d’affari di oltre sette miliardi di euro, mentre vini e spirits non alcolici raggiungono circa 500 milioni, con un tasso di crescita del 20% ogni anno”.
Per scegliere uno specifico prodotto i consumatori si documentano online. “Il 50% degli intervistati utilizza motori di ricerca, Google principalmente, poi consultano siti di comparazione dei prezzi, fondamentali a causa dell’inflazione, e Amazon per il 36 per cento”. Al contrario, analizzando come gli intervistati siano influenzati dai mezzi di comunicazione delle aziende, “il 37% è guidato nelle decisioni da promozioni personalizzate, mentre il 35% da annunci televisivi”. La differenza nella scelta dipende dal divario generazionale tra Gen Z, che predilige i social media, e i baby boomber, che preferiscono la televisione.
Un altro fenomeno in crescita è l’uso dell’intelligenza artificiale come mezzo di interazione tra i brand e i consumatori. “Circa il 44% dei rispondenti – appartenente alla fascia d’età più giovane – sarebbe interessato ad interagire con chatbot per raccogliere informazioni sui prodotti prima e dopo l’acquisto”. Rimanendo sempre a tema AI, il metaverso è una “provocazione nel settore food&beverage”, anche se “tuttavia – sottolinea Cadamuro – ci sono tentativi da parte di alcune aziende sull’interazione digitale con strumenti di realtà virtuale, facendo, ad esempio, esperienze di assemblaggio sia dei vini che del processo di raccolta”.
Il packaging è un tema su cui ci sono esperimenti di innovazione. “La pressione inflazionistica sulle materie prime ha portato le aziende a trovare modalità di risparmio e soluzioni alternative. In Uk, ad esempio, ci sono aziende che hanno tolto la capsula, altre che hanno eliminato le etichette (mettendo le informazioni sulla capsula), portando a ridurre il costo del prodotto e rendendolo più sostenibile”, conclude Cadamuro. “A tal proposito, il 65% degli intervistati sarebbe disposto a pagare il 5% in più, purchè il prodotto sia più green. Con queste soluzioni di packaging si ottengono entrambi i benefici: meno costi e più sostenibilità”.