Il travel retail è stato praticamente annientato dalla pandemia, ma Sandro Bottega non si perde d’animo, continua a investire e aspetta il vaccino per recuperare la leadership conquistata nel tempo in un canale strategico per la crescita. Nel 2019, secondo il ranking elaborato da Iwsr, società britannica specializzata nell’analisi del beverage, il suo Bottega Gold Prosecco doc è risultato, per il terzo anno consecutivo, il secondo spumante in assoluto per dati globali di vendita nel canale duty free e travel retail, preceduto soltanto dallo Champagne a marchio Moët & Chandon. Nel 2020 è andata come è andata, ma l’imprenditore trevigiano, a capo del gruppo Bottega con i fratelli Stefano e Barbara, conta di recuperare già partendo dalla metà del 2021. “Durante l’estate, quando la situazione era migliorata, gli aeroporti italiani avevano raggiunto un’operatività del 50% e questo mi fa pensare che, una volta trovato il vaccino e sconfitto il virus, entro sei mesi torneremo alla normalità”. Nel frattempo l’azienda famosa nel mondo per le sue iconiche bottiglie dorate sta gestendo questa situazione imprevista, a cui si è aggiunto il blocco della ristorazione, con una diversificazione spinta dei canali di vendita.
“L’accelerazione nell’online – precisa l’imprenditore trevigiano – è una delle strategie, ma non è la sola, anche perché non si poteva recuperare la perdita dell’on trade e del duty free con una singola azione. Abbiamo potenziato la grande distribuzione, entrando in nuove catene, e la distribuzione in gastronomie specializzate e pasticcerie, attraverso prodotti premium. Ci siamo anche inseriti all’interno di grossisti che operano con consegna a domicilio e abbiamo investito nella vendita diretta, gestita in azienda e attraverso il nostro shop online. Contiamo, entro la fine del 2021, di tornare ai livelli del 2019”. Lo scorso anno il gruppo Bottega ha sfiorato i 60 milioni di fatturato. Quest’anno la flessione nei mercati domestici (duty free escluso) si aggira attorno al 7%, ma l’azienda la considera soltanto una parentesi all’interno di un percorso di solida crescita. E si sta attrezzando per gestire l’espansione tenendo alto il livello qualitativo del prodotto.
La sede di Bibano (Treviso) è nel pieno dei lavori di espansione della parte produttiva legata agli spumanti, alla distilleria e anche alla liquoristica, tutti ambiti nei quali opera Bottega, che è anche uno dei principali produttori italiani di grappa. “Un investimento di oltre venti milioni – afferma Sandro Bottega – il cui ritorno è previsto a lunghissimo termine. E siamo contenti di averlo fatto, perché qui dentro si respira qualità percepita nel tempo. Entro i prossimi 12 mesi, se non ci saranno ulteriori intoppi, completeremo le nuove aree produttive. Nel frattempo, abbiamo anche realizzato due bellissime cantine in Valpolicella e a Montalcino”.
Il gruppo Bottega comprende quattro cantine (Bibano, Valpolicella, Montalcino e la cantina ancestrale di Vittorio Veneto), il centro logistico di Fontanafredda (Pordenone), la soffieria Alexander, la distilleria sempre inserita nel complesso di Bibano e infine la rete dei Prosecco Bar, con 25 location nel mondo, ispirati al concetto del “bacaro” veneziano. Particolari attenzioni sono rivolte alla sostenibilità: tutte le fasi della produzione si svolgono all’insegna della tutela dell’ambiente e delle generazioni future e in particolare l’azienda è attenta al risparmio di acqua, alla riduzione delle emissioni di CO2 e di sostanze chimiche, e al riciclo dei materiali di scarto.