Oro bianco, cibo squisito e pregiatissimo, il tartufo bianco non si trova soltanto nelle Langhe, ma anche in Emilia. La dimostrazione l’ha data la White Truffle Night, evento che si è tenuto lo scorso 3 novembre presso la Galleria Cavour, il più importante luxury shopping di Bologna e tra i primi spazi dedicati agli acquisti di lusso in Europa. Protagonista della serata, organizzata in collaborazione con Appennino Food e ViviValsamoggia, è stato il tartufo bianco della Valsamoggia che per l’occasione è stato preparato da 5 celebri chef con l’obiettivo di unire le eccellenze enogastronomiche di Bologna.
Una grande occasione per far conoscere i segreti e le peculiarità di uno straordinario prodotto che in Italia muove oltre un milione di persone e presentare i gioielli di un territorio dove cresce abbondante, tanto da far registrare il primato italiano di tesserati di cercatori di tartufi: oltre 25 mila, grazie ad una crescita spontanea, in questo solo territorio, di più di 20 tonnellate di tartufo bianco all’anno. Il Tartufo Bianco della Valsamoggia è considerato dagli esperti “prodotto di assoluta eccellenza del territorio bolognese” e quest’anno l’Associazione chiederà all’Unesco un riconoscimento affinché anche questa eccellenza della Regione Emilia Romagna venga tutelata quale patrimonio immateriale dell’umanità.
Per tutti gli appassionati di tartufi l’appuntamento è in Valsamoggia, fra le colline intorno al capoluogo emiliano, a pochi chilometri da Bologna, dove fino all’8 gennaio 2016 si festeggiano “i cento giorni del tartufo bianco pregiato”, con degustazioni di vini tipici ed eventi vari, tra cui il tradizionale mercato del vecchio e dell’antico, il mercato del riuso e il mercato delle cose buone.
Nata negli anni 50, la Galleria Cavour, dove è stato organizzato l’evento, insieme alla milanese Galleria Vittorio Emanuele, è l’unica coperta ed è riuscita a ritagliarsi un posto d’onore nel mondo del fashion luxury tradizionale al pari di Milano e Roma, vantando oltre tre milioni di visitatori l’anno.