Bertolli, storico brand dell’olio extra vergine di oliva controllato dalla multinazionale spagnola Deoleo, ha investito cento milioni di euro per un programma di sviluppo quinquennale che prevede, tra le altre mosse, l’apertura di uno stabilimento produttivo da 7 milioni di dollari negli Stati Uniti. Lo riporta Il Sole 24 Ore. L’investimento è finalizzato a servire il primo mercato estero di destinazione del marchio, con una quota pari al 15% delle vendite totali. Lo stabilimento dovrebbe essere realizzato nella parte orientale degli Usa, in uno stato ancora da definire: tra le destinazioni individuate compaiono Georgia, New Jersey e North Carolina. L’apertura è prevista entro giugno 2019.
Il mercato statunitense, si legge sul quotidiano di Confindustria, ha enormi potenzialità ma è dominato dai produttori locali. Bertolli entra con un proprio stabilimento anche per anticipare eventuali mosse restrittive, vale a dire i dazi, che attualmente non sono applicati all’olio di importazione, ma esistono invece sulle olive provenienti dall’estero.
Il piano complessivo di investimento lanciato dal principale azionista di Deoleo ovvero il fondo di private equity Cvc Capital Partners, entrato nella società a partire dal 2014, punta a triplicare l’ebitda annuale, dagli attuali 32 milioni fino a 90 milioni, riportando così i conti in attivo: nel 2017 la società che controlla i marchi italiani Bertolli, Carapelli e Sasso ha chiuso in rosso per 18 milioni, in netto miglioramento rispetto alla perdita di 179 milioni totalizzata nel 2016. Il nuovo amministratore delegato Pierluigi Tosato punta al raggiungimento dell’utile entro il 2021.