Il futuro della grappa passa attraverso il turismo d’élite. Ne è convinta la famiglia Berta, proprietaria delle omonime distillerie astigiane, che arricchisce la propria collezione di gioielli, già composta da un parco naturalistico da 8 ettari tra le colline patrimonio dell’Unesco, il museo della grappa, il castello di Monteu Roero e il relais Villa Castelletto, con una nuova struttura. Si tratta di Villa Prato, dimora settecentesca situata a Mombaruzzo e acquistata dalla famiglia Berta, che la trasformerà in un centro benessere con sei sole suite, i cui ospiti potranno usufruire di un trattamento speciale: la grappaterapia. Oltre ai classici trattamenti da spa (sauna, bagno turco, aromaterapia, fontana del ghiaccio, percorso Kneipp, idromassaggio, palestra e piscina termale), la famiglia ha deciso di utilizzare gli estratti dell’uva per realizzare prodotti cosmetici naturali dalle proprietà antiossidanti con cui effettuare bagni, massaggi e impacchi. L’inaugurazione è prevista a maggio. Intanto il fatturato del gruppo cresce a doppia cifra, +17,5% durante il 2015, e il giro d’affari delle distillerie ha raggiunto gli 11 milioni di euro. Berta è stata la prima realtà piemontese a dar vita a grappe d’invecchiamento, potenziando l’offerta con l’inserimento di prodotti quali la sambuca Dianisè, l’amaretto di Mombaruzzo prodotto con il marchio Carlo Moriondo, l’amaro d’erbe DiBerta, l’assenzio La Favola Mia.